L’articolo di Torino Oggi, a firma di Massimiliano Sciullo, sul saluto di Giovanna Ventura alla Cisl piemontese.
“Quello che ritrovo e che si vede anche da Roma è un Piemonte con grandi potenzialità come è sempre stato. Ma tutto quello che è stato imbastito è rimasto ingessato”. “A cominciare dalla TAV, importante per tanti, a livello internazionale, ma soprattutto per il Piemonte perché passare di qua o di là delle Alpi cambia molto”.
Così la torinese Giovanna Ventura, della segreteria nazionale CISL e ieri in città per partecipare al Consiglio generale di CISL Piemonte per discutere di temi come la manovra economica, ma anche grandi opere e infrastrutture.
Ma venire a Torino (da Roma) impone anche una riflessione sul Lingotto e i suoi destini. Soprattutto dopo lo stop improvviso legato ai progetti e agli investimenti futuri. “Su FCA siamo molto preoccupati, per l’economia italiana così come per il solo Piemonte tra addetti diretti e indotto. Chiediamo al governo di evitare qualunque tipo di penalizzazione o tassa. È evidente che il futuro è l’elettrico e la sostenibilità. Ma perché nel rispetto dell’ambiente non si seguono anche misure su dissesto idrogeologico? Si cominci dalla cura e manutenzione del territorio e poi l’auto elettrica ben venga, ma con gradualità”.
Il futuro del Piemonte, tuttavia, dovrà essere fatto da piani di ampio respiro: “Sullo sviluppo industriale bisognerebbe riprendere un percorso di attrazione di investimenti che si è un po’ fermato, così come tante altre situazioni che riguardano il nostro territorio”, conclude Ventura.
Dirigente di lungo corso della Cisl piemontese, di cui è stata segretaria generale dal 2008 al 2014 prima di approdare alla segreteria nazionale, Giovanna Ventura ha visto a Torino la sua ultima uscita pubblica da componente della segreteria nazionale Cisl. Il prossimo 20 dicembre, a Roma, oltre alla formalizzazione delle dimissioni da segretaria confederale, si proporrà la sua nomina a presidente del Caf Cisl nazionale.
“Il mio primo obiettivo sarà aiutare concretamente le persone, nel quotidiano, soprattutto nella lotta con la burocrazia”.