La richiesta inviata dal Presidente della Regione, Alberto Cirio, al presidente incaricato Mario Draghi sulla possibilità di vaccinare direttamente i dipendenti delle aziende piemontesi, dopo averne definito le linee guida con tutti i presidenti delle Camere di Commercio, ci lascia francamente perplessi. Pur comprendendo lo spirito e la finalità dell’iniziativa del presidente della Giunta regionale che vanno nella direzione di velocizzare e ad aumentare la vaccinazione sul nostro territorio, ci preme sottolineare alcuni aspetti. Intanto, occorre ricordare che l’acquisto di vaccini sul mercato internazionale e la loro distribuzione agli Stati membri è di competenza della Commissione Europea e la regia a livello nazionale, e quindi il rapporto con le regioni, spetta al governo centrale. Non è chiaro quindi con quali modalità e soprattutto in ottemperanza a quali disposizioni di legge e sicurezza si vorrebbe procedere con questa iniziativa.
Vincere la pandemia e completare al più presto la campagna vaccinale, anche all’interno dei posti di lavoro, è una priorità di tutto il Paese, come ha ricordato lo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, conferendo a Mario Draghi l’incarico di formare al più presto un nuovo governo. Prima di facili annunci, che vanno ad aggiungersi, in queste ore, a quelli di qualche altro presidente di regione, sarebbe opportuno verificare i piani di fattibilità e il rispetto della normativa vigente, coinvolgendo nel confronto tutte le forze sociali che hanno il compito e il dovere di rappresentare il mondo del lavoro.