Si riunito nella giornata di giovedì 11 luglio, al Santuario di Crea, in provincia di Alessandria, il Consiglio generale della Fit Cisl Piemonte. I lavori, presieduti dal segretario Fit di presidio di Asti, Ugo Buonadonna, sono stati aperti dal sub reggente della federazione regionale, Eliseo Grasso, e conclusi dal segretario generale della Cisl Piemonte, Luca Caretti. All’ordine del giorno la situazione politico-sindacale e organizzativa della federazione, impegnata in questo periodo nei rinnovi contrattuali dei tanti settori che la compongono e su numerosi fronti come la tornata elettorale per il rinnovo delle rsu nel settore dell’Igiene ambientale in programma il 3 e 4 dicembre 2024. Una Fit Cisl regionale in buona salute, che registra una crescita di iscritti in tutti i territori, frutto anche del piano formativo messo in atto nell’ultimo biennio che ha visto una grande partecipazione di delegate e delegati, tra cui molti giovani.
Nel sua relazione introduttiva il sub reggente regionale della federazione, Eliso Grasso, ha ricordato la piaga dei morti sul lavoro che nel 2023 ha fatto segnare ben 1041 morti in Italia, di cui 75 in Piemonte. “Parlare di sicurezza non è abbastanza – ha detto Grasso – come anche le azioni di protesta messe in campo dopo un tragico evento. Occorre fare di più. La Fit si unisce alla richiesta già espressa a livello nazionale dalla Confederazione su un ‘patto di responsabilità e su una ‘strategia nazionale’ che chiama in causa governo, enti e parti sociali sul tema della salute e sicurezza sul lavoro”. Per Grasso: “Occorre prestare particolare attenzione anche al fenomeno delle aggressioni delle lavoratrici e dei lavoratori front line, fenomeno purtroppo non più perimetrato al solo settore della mobilità, ma in tragica estensione anche in altri comparti, quali ad esempio negli aeroporti e nei servizi ambientali”. Nei lavori del Consiglio generale si è parlato anche della delicata partita dei rinnovi contrattuali. Dopo la bella notizia della firma del contratto dei marittimi, arrivata proprio nelle stesse ore, restano aperti i tavoli contrattuali di Attività ferroviarie, Tpl, merci e logistica e Servizi Ambientali. Proprio sul Tpl è in programma uno sciopero nazionale il prossimo 18 luglio. “Occorre dare immediate risposte ai lavoratori in termini di aumento salariale e miglioramento delle condizioni di vita lavoro”: ha concluso Eliseo Grasso.
Nelle sue conclusioni, il segretario generale Cisl Piemonte, Luca Caretti, ha parlato dell’agenda politica e sociale del Paese, con molti riferimenti anche al nuovo scenario internazionale, e del confronto con la Giunta piemontese che si è appena insediata. “I trasporti delle merci e il loro smistamento – ha detto il segretario generale della Cisl Piemonte, Luca Caretti, – assumono oggi un’importanza strategica per l’economia globale e in modo particolare per la nostra regione che si trova al centro di due grandi attraversamenti europei (Genova – Rotterdam e la linea Tav, che unirà l’ovest dell’Europa al continente asiatico) e importanti snodi ferroviari e logistici. Il recente annuncio sull’insediamento di Silicon Box, azienda di Singapore specializzata nella produzione di microchip, a Novara, con un investimento di 3,5 miliardi di euro, è una buona notizia per tutti ed è l’esempio di uno sviluppo possibile e sostenibile del nostro territorio anche dal punto di vista ambientale”. Oltre che di sicurezza e lavoro, tema centrale delle politiche Cisl che ha avviato nei mesi scorsi una grande campagna di sensibilizzazione, con assemblee pubbliche e nei posti di lavoro, per fermare la scia di sangue e la strage di morti nei posti di lavoro, Caretti ha puntato il dito contro il fenomeno del caporalato che investe anche il Piemonte. “Martedì 16 luglio saremo ad Alba, insieme alla Cisl territoriale, alle federazioni territoriali e regionali del settore agricolo e alle Confederazioni regionali di Cgil e Uil, per dire no al caporalato e allo sfruttamento lavorativo nelle Langhe e nel Roero”.
Rocco Zagaria