Le ultime richieste di Cgil Cisl Uil Piemonte alla Regione per la prevenzione e la salute dei lavoratori di Sanità e Servizi socio sanitari e assistenziali.
Da molte settimane le Organizzazioni sindacali denunciano alla Regione la carenza di una strategia realmente efficace per evitare il propagarsi del contagio. Le nostre segnalazioni, che partono già dai primi giorni di marzo, sono sempre rimaste purtroppo inascoltate e i risultati delle scelte effettuate dalla Giunta regionale sono sotto gli occhi di tutti: troppi morti e troppi lavoratori contagiati. Eppure quello che già nel mese di febbraio accadeva in Lombardia avrebbe dovuto mettere in condizione i nostri assessori di agire con molta più determinazione nell’individuare azioni di prevenzione efficaci, certamente non per evitare totalmente il Covid -19, ma per non trovarci nella situazione in cui versiamo oggi. Molte delle richieste sindacali sono note da tempo: dispositivi di protezione individuale (mascherine Fpp2, camici, calzari) ad oggi largamente insufficienti e mascherine Fpp3, senza limiti nell’utilizzo, per il personale che viene a contatto con pazienti positivi; l’effettuazione immediata dei tamponi e del test sierologico a tutti gli operatori, anche se asintomatici, e assunzioni immediate di nuovo personale sanitario.
Le segreterie regionali di Cgil Cisl Uil, insieme alle rispettive federazioni della Funzione Pubblica e dei Medici, hanno inviato in queste ore agli assessori regionali alla Sanità, Luigi Icardi e al Welfare, Chiara Caucino un documento con tutte le loro richieste dal titolo: “Protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della Sanità, dei servizi socio sanitari ed assistenziali”. L’obiettivo è garantire a tutto il personale che opera nelle strutture ospedaliere e nei servizi socio sanitari e assistenziali della regione, di lavorare nelle massime condizioni di sicurezza e di evitare la diffusione del contagio da Covid-19 nei servizi all’interno dei nuclei familiari e dei pazienti. “Chiediamo agli assessori Icardi e Caucino – dicono, a nome delle segreterie confederali e delle federazioni di Funzione Pubblica e dei Medici di Cgil, Cisl, Uil, Danila Botta, Luca Caretti, Francesco Lo Grasso – di sottoscrivere il nostro protocollo nel più breve tempo possibile. La situazione diventa di giorno in giorno più drammatica, con un numero crescente di morti e di contagiati, soprattutto tra gli operatori. Dobbiamo fermare questa escalation con tutti i mezzi, prima che assuma proporzioni inimmaginabili”.