Nel giorno in cui, dopo oltre sette mesi dal via libera della Camera, la Commissione Lavoro del Senato ha approvato senza alcuna modifica il testo del disegno di legge delega sul contrasto alla povertà, la Fondazione Vera Nocentini ha organizzato al Polo del Novecento di Torino un seminario di studio su vecchie e nuove povertà in Piemonte. Il disegno di legge delega, collegato alla manovra 2016, andrà in Aula al Senato la prossima settimana per il via libera definitivo. Se approvato autorizzerebbe il Governo a intervenire su tre ambiti: il varo di una misura nazionale di contrasto alla povertà e l’esclusione sociale, il riordino delle prestazioni assistenziali finalizzate al contrasto della povertà, il rafforzamento del coordinamento degli interventi in materia di servizi sociali.
Il seminario, introdotto dal Presidente della Fondazione Nocentini Giovanni Zabaldano, si è suddiviso in tre momenti: il primo si è incentrato sulle relazioni dell’Assessore regionale alle Politiche Sociali Augusto Ferrari e dei sociologhi Roberto Cardaci (Centro ricerche Acrisis) e Luciano Aburrà (Ires Piemonte), da cui è emerso chiaramente come per troppi anni la povertà sia stata affrontata come situazione emergenziale, mentre andrebbe vista come una questione strutturale della società e quindi combattuta con una programmazione strategica e politica. Serve un welfare di comunità, insomma, che esca dalla dimensione assistenziale e guardi al reinserimento. Il disegno di legge delega va proprio in questo senso: se approvato introdurrà il reddito di inclusione e renderà il SIA (Sostegno Inclusione Sociale), ad oggi misura sperimentale, un livello essenziale di servizio.
Nella seconda parte si sono susseguite tre testimonianze di persone che quotidianamente operano a contatto con situazioni di povertà. Sono intervenuti Paola Merlino (Ufficio Pastorale sociale e del lavoro), Daniela Priante (Fnp Cisl Torino) e Fredo Olivero (Pastorale Migranti), che hanno sottolineato come il problema di fondo, trasversale a tutte le generazioni e a tutte le provenienze, sia il lavoro. La crescita delle disuguaglianze sociali è il problema politico più urgente su scala mondiale, che richiede risposte organiche e strutturali.
Il seminario si è chiuso con una tavola rotonda moderata da Massimo Tarasco, Coordinatore dell’Alleanza contro la povertà per il Piemonte, che ha illustrato la proposta del reddito di inclusione sociale elaborata proprio dall’Alleanza a livello nazionale. Sono intervenuti Nanni Tosco (Presidente Ufficio Pio – Compagnia di San Paolo), Uberto Moreggia (Dirigente Politiche Sociali del Comune di Torino) e Sergio Melis, Segretario regionale Cisl Piemonte, secondo il quale: “Oltre a rendere gli interventi strutturali, la strada da percorrere per la lotta alle povertà è un approccio multidimensionale. Come per il SIA, se l’obiettivo è la reinclusione sociale, noi dobbiamo puntare a costruire una rete che intrecci i centri per l’impiego con i servizi sociali, il terzo settore e l’associazionismo presente sul territorio”.
Stefania Uberti