A pochi giorni dal via, la petizione su “Change.org” della Cisl Funzione Pubblica su Tfr ha raccolto oltre diecimila adesioni in tutta Italia
“È una disparità inaccettabile perché si tratta di risorse economiche, cioè di una parte della retribuzione, che le lavoratrici e i lavoratori del Pubblico impiego accantonano durante la propria vita lavorativa. Non è comprensibile e tantomeno giustificabile che questi dipendenti non possano disporre del Tfr come nel settore privato. Per questo la Cisl Fp, oltre ad adire alle vie legali per ottenere un pronunciamento della Corte Costituzionale su una normativa che nega il principio di eguaglianza, in base agli articoli 2 e 36 della Costituzione, ha lanciato, in questi giorni, una raccolta firme che ha già raggiunto diecimila adesioni, allo scopo di sensibilizzare la Presidenza del Consiglio dei Ministri, le Presidenze di Camera e Senato, i segretari e i rappresentanti dei principali Partiti e Movimenti politici e tutti i capigruppo dei due Rami del Parlamento, affinché trovino una soluzione per questa inconcepibile disparità di trattamento”. Così il responsabile della Cisl Funzione Pubblica Piemonte, Mauro Giuliattini, spiega il senso dell’iniziativa intrapresa dal suo sindacato a tutela di tutti i lavoratori del comparto.
Secondo una stima della Cisl Funzione pubblica sarebbero circa mezzo milione i lavoratori interessati nel prossimo quadriennio. La disparità tra settore pubblico e privato, in materia di erogazione del TFR, è aumentata dal Decreto “Salva Italia” del Governo Monti, sino ad arrivare alle più recenti disposizioni in materia. Per i lavoratori pubblici, a seconda dei motivi della cessazione del rapporto di lavoro, la legge stabilisce i tempi di attesa per l’erogazione del trattamento da un minimo di 105 giorni, in caso di decesso o inabilità del lavoratore, ad un massimo di oltre 2 anni per una serie di casi tra i quali la pensione anticipata. Tutt’altre tempistiche, invece, per quanto riguarda i lavoratori del settore privato: il TFR nel Terziario deve essere erogato entro 30 giorni, se invece si appartiene alla categoria del commercio, i tempi si allungano di quindici giorni, stabilendo il pagamento entro 45 giorni.
“Sono queste le ragioni che ci hanno spinto ad aprire un contenzioso giudiziario – conclude Giuliattini – con una serie di cause pilota in cui puntiamo a ottenere l’equiparazione dei tempi di pagamento del Tfr tra pubblico e privato. L’obiettivo della federazione dei lavoratori pubblici cislina è quello di sollevare il giudizio di legittimità costituzionale sulle norme vigenti”.