“L’analisi costi – benefici sulla Tav presentata oggi dal Ministero delle infrastrutture è a dir poco parziale. E’ tutta basata sul piano dei costi dell’opera e non tiene conto dei benefici sul fronte occupazionale, sociale e di sviluppo complessivo del paese”. Lo ha detto a Palermo la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. “E’ evidente che si utilizzano tutti gli elementi contro questa importante opera infrastrutturale. Non c’è niente pro Tav, né sulla sua funzione fondamentale per collegare il nostro paese al suo interno ed all’Europa, per le 50 mila persone coinvolte nella costruzione dell’opera, per le ricadute positive per i cittadini e per l’economia complessiva di tutte le regioni italiane. Quanto può durare questa situazione di stallo? E’ chiaro che il Governo si trova di fronte ad una scelta di carattere politico. Prima verrà sciolto questo nodo, meglio sarà per il futuro del paese”.
Sulla questione sono intervenuti anche i due segretari generali di Cisl Piemonte e Torino-Canavese, Alessio Ferraris e Domenico Lo Bianco, il segretario generale della Filca nazionale, Franco Turri, e le federazioni torinesi di Feneal Uil – Filca Cisl – Fillea Cgil.
“L’esito negativo della valutazione costi-benefici sulla Tav da parte del Mit, annunciato da tempo, – hanno dichiarato in una nota congiunta Ferraris e Lo Bianco – non rappresenta certo una novità. Come non è una sorpresa che il Movimento 5 Stelle abbia deciso di giocarsi politicamente tutto o quasi sulla realizzazione dell’opera, dopo il crollo di consensi su scala nazionale. La Cisl, come ribadito anche in un recente convegno sulle infrastrutture che si è svolto a Torino, alla presenza della leader Furlan e del presidente Chiamparino, ritiene invece la Tav un investimento per le generazioni future in quanto tutela l’ambiente, con benefici non calcolati nel rapporto del Mit, e offre concrete possibilità di sviluppo e occupazione a un territorio che ne ha un enorme bisogno”.
Per il segretario generale Filca, Franco Turri: “Quanto emerge dall’analisi costi-benefici sulla Tav, finalmente resa pubblica dopo settimane di attesa, conferma purtroppo le indiscrezioni già circolate. Il documento, redatto da una commissione notoriamente contraria all’opera, giunge a conclusioni sbagliate, dissennate e dannose non solo per il territorio interessato ma per l’intero Paese. Ci opporremo con ogni mezzo ad una eventuale decisione del governo di sospendere l’opera. L’analisi sulla Tav è sbagliata perché non si esprime sulla sua utilità, e soprattutto non guarda in prospettiva”.
Feneal UIL, Filca Cisl e Fillea Cgil torinesi hanno invece chiesto a Telt “la partenza immediata dei bandi di gara d’appalto per la realizzazione del tunnel di base italo-francese del corridoio 5 Torino-Lione”. I sindacati ritengono che a oggi “non ci siano ragioni per procrastinare ulteriormente la sospensione di tali bandi” e giudicano “questa attesa unicamente una perdita di tempo e uno spreco di risorse”. “Riteniamo inoltre fondamentale – hanno aggiunto – riprendere il tavolo tecnico interrotto a settembre 2018 costituito da Regione Piemonte, Prefettura di Torino, Telt e sindacati del comparto edile territoriale, per avviare percorsi formativi volti a creare le professionalità utili alla realizzazione dell’opera ed a garantire adeguati standard di sicurezza attraverso appositi corsi da tenersi presso gli enti bilaterali dell’edilizia attivi sul territorio. Perdere altro tempo è inaccettabile: le gare vanno bandite, i lavori condotti nella legalità e nella trasparenza, valorizzando il protocollo prefettizio e l’accordo di cantiere del Tunnel geognostico della Maddalena che hanno permesso di operare in sicurezza (zero infortuni gravi), senza sprechi (risparmiati 5 milioni di euro sulle previsioni di spesa) ed occupando moltissimi lavoratori e lavoratrici della Valle di Susa nella realizzazione del cunicolo”. r.z.