Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, con gli assessori Luigi Genesio Icardi e Chiara Caucino hanno incontrato ieri una delegazione di CGIL CISL e UIL, in merito alle rivendicazioni oggetto della manifestazione del 29 di maggio, sulla situazione delle Rsa in Piemonte. Il primo tema affrontato riguarda la riapertura delle strutture all’esterno, che in ottemperanza a quanto previsto dal DPCM, può avvenire dal 15 di giugno, su indicazione delle Direzioni Sanitarie delle singole strutture. Si è convenuto tuttavia di condividere nei prossimi incontri, ritenuti indispensabili in questa fase, quelle che dovranno essere le condizioni minime da garantire a tutela della salute e sicurezza nelle strutture, oltre che un puntuale aggiornamento sulla situazione delle singole Rsa.
Si è inoltre ribadita l’opportunità di individuare strutture dedicate per gli ospiti positivi al Covid, in maniera tale da isolare in maniera più efficace i contagiati. È stata ribadita la disponibilità a procedere alla revisione della normativa di riferimento, la Dgr 45, accogliendo un documento di proposta delle parti sociali. Si è condiviso poi che, l’applicazione integrale dei CCNL sottoscritti dalle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative del comparto, parte economica e parte normativa, sia condizione essenziale per poter mantenere gli accreditamenti con il SSR, così come previsto dalle norme Regionali.
Le violazioni e le inadempienze verranno prontamente segnalate dalle Organizzazioni Sindacali e la Regione agirà al fine di garantire oltre che il rispetto delle norme relative agli accreditamenti, anche la qualità dei servizi erogati alla cittadinanza. La qualità delle prestazioni, infatti è garantita anche da un sistema di regole univoche ed esigibili. L’attenzione posta dalla Regione all’applicazione dei contratti, non può che essere accolta in maniera positiva dalle Organizzazioni Sindacali, che più volte hanno ribadito che questa è una condizione indispensabile per dare dignità al lavoro e tutela ai lavoratori.
Le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto anche per gli operatori del comparto che hanno lavorato durante l’emergenza sanitaria un riconoscimento economico. Con pari professionalità dei colleghi del pubblico impiego, infatti, questi lavoratori hanno erogato durante l’emergenza servizi essenziali.
Pur concordando sul principio di parità di trattamento, la Regione verificherà le condizioni non solo di sostenibilità, ma anche di possibilità di interventi diretti a sostegno di lavoratori privati.
Valutata positivamente l’interlocuzione tra le parti, si conviene di mantenere aperto un tavolo di confronto sui temi discussi.
Quello di ieri è stato un incontro proficuo, gli impegni che sono stati assunti dalla Regione rimettono al centro le persone che nelle strutture vivono o che vi lavorano.