Sindacati contro il dumping contrattuale nella sanità privata e terzo settore

Sanità e Welfare
Sindacati contro il dumping contrattuale nella sanità privata e terzo settore

In merito all’articolo pubblicato lo scorso 12 gennaio non possiamo che essere favorevoli alla proposta dell’Assessore Saitta sulla costituzione di un Osservatorio che coinvolga professionisti sanitari, datori di lavoro e parti sociali e sul rafforzamento dei controlli svolti dalle Commissioni di vigilanza. Crediamo, tuttavia, che ciò non sia sufficiente a porre fine agli abusi e alle irregolarità contrattuali nelle esternalizzazione dei servizi pubblici. Crediamo sia necessario, piuttosto, intervenire preventivamente affinché siano e

manate regole cogenti a garanzia dei servizi e a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati nel sistema degli appalti, degli accreditamenti e delle concessioni.

• Le linee guida in materia di appalti pubblici di lavori e forniture di beni e servizi sottoscritte dal Presidente della Giunta Sergio Chiamparino e da CGIL, CISL e UIL Piemonte hanno rappresentato un primo passo, ma noi crediamo che sia necessario aprire una nuova fase di confronto per invertire la tendenza al sistematico utilizzo del dumping contrattuale che ha fino ad ora penalizzato migliaia di lavoratrici e lavoratori, sempre più esposti alla precarizzazione normativa ed economica.

• La piattaforma regionale FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, presentata all’Assessore Saitta, tenta di dare risposte concrete affinché si avvii un processo di ricomposizione del mondo del lavoro, attraverso la costituzione delle filiere in ambito sanitario, socio sanitario e sociale. Solo attraverso questo processo si potrà avviare il superamento delle disparità tra dipendente pubblico e privato.

• Il piano di rientro, con il relativo blocco del turn over, e la diminuzione delle risorse economiche a disposizione ha comportato nella nostra regione un aumento esponenziale del ricorso all’acquisto di servizi, non solo generali, ma anche rientranti nell’attività sanitaria ospedaliera e territoriale, con l’applicazione di Contratti Nazionali di Lavoro non adeguati alla specificità degli ambiti sanitari, socio sanitari e sociali.

• Emblematico, al riguardo, è quanto accade nelle strutture accreditate, erogatrici di attività di ricovero per conto del Servizio Sanitario Regionale che svolgono funzione extraospedaliera di continuità assistenziale a valenza sanitaria, da sempre rientranti nel Contratto Nazionale Sanità Privata, dove operano, invece, cooperative sociali che applicano il loro contratto di riferimento.

• Un dato, infine, che vale per tutti: in Piemonte opera nel settore sanitario una società a totale partecipazione pubblica che svolge:

• attività economali (ristorazione, servizi amministrativi e di accoglienza, archivio sanitario e amministrativo, servizio sanitario di supporto, mediazione culturale, RSA ecc)
• attività tecniche (sorveglianza, sicurezza ecc)
• attività di supporto sanitario (Laboratori analisi, cure sanitarie domiciliari, gestione attività infermieristiche e OSS presso i reparti ospedalieri ecc.)
• Il personale in forza risulta essere di 1.268 unità, di cui 568 con contratto a tempo indeterminato full time, 446 con contratto a tempo indeterminato part time, 153 con contratto a tempo determinato full time e 101 con contratto a tempo determinato part time.

• I CCNL applicati sono:

• CCNL Multiservizi per 557 unità
• CCNL AIOP per 416 unità
• CCNL Turismo per 293 unità
• CCNL Dirigenza Confindustria per 2 unità

• CGIL FP CISL FP UIL FPL
• Gabriella Semeraro Calogero Messina Roberto Scassa

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