Due seminari online sono stati promossi oggi dalla Cisl Piemonte. Al primo, che si è svolto in mattinata, dedicato alla rappresentanza sindacale, hanno partecipato l’operatore confederale Sergio Spiller, il segretario Usr, Gianni Baratta, l’operatore della Cisl Piemonte, Oscar Bianco, la responsabile della formazione Usr, Monica Cat Genova e il segretario confederale Giulio Romani. Il segretario regionale Cisl, Alessio Ferraris ha portato il suo saluto ai partecipanti. Nella sua relazione, Sergio Spiller ha spiegato la differenza tra rappresentanza e rappresentatività. “La prima – ha detto l’operatore confederale Cisl – è il potere di compiere azioni per conto di un altro (altri) e può essere individuale e collettiva. La seconda è la capacità di rappresentare le istanze/interessi degli altri e diventa importante quando gli interessi sono diversi e quando i soggetti della rappresentanza sono plurali. Il sindacato (la cui parola vuol dire fare giustizia insieme) deve anche rappresentare interessi di tipo diverso che non sempre sono sinonimi di giustizia”.
Nelle sue conclusioni il segretario confederale Cisl, Giulio Romani ha detto che la “Cisl è fondata sull’associazionismo e non potrà mai contare su una adesione ideologica, rimanendo sempre ostile a qualsiasi paternità politica. Vogliamo farcela da noi le regole del gioco. Bisogna attrezzarsi alle mutazioni del mondo del lavoro che è sempre più smaterializzato e parcellizzato, giocando la carta della partecipazione dei lavoratori in una fase in cui rapporti tra le persone sono difficili. In questa fase il rischio maggiore è che il lavoratore abbia rapporto solo con l’impresa. La proliferazione dei sindacatini è un fenomeno che parte da lontano ed è il frutto di una campagna denigratoria nei confronti dei sindacati confederali, sostenuta anche dai media e dalla politica. Salvo poi accorgersi che senza il sindacato confederale non si va da nessuna parte, come è successo recentemente anche in emergenza Covid, con la costruzione dei protocolli di sicurezza nei luoghi di lavoro. Per queste ragioni dobbiamo essere ai blocchi di partenza e possibilmente in una buona corsia. Farci misurare correttamente ed essere attenti alla misurazione di cosa e come lo rappresentiamo è una priorità, anche se in questa fase sembra poco compatibile con l’emergenza in atto. Questo approfondimento promosso oggi dalla Cisl Piemonte spero sia servito, oltre che a far crescere la conoscenza e anche la coscienza di questo strumento, a iniziare un percorso di misurazione che dobbiamo fare velocemente. Occorre immaginare quali altri criteri inserire in futuro in una organizzazione del lavoro che dobbiamo cercare di cambiare in meglio. E’ questa la nostra nuova sfida”.
Nel pomeriggio si è svolto il secondo seminario online della giornata promossa dalla Cisl Piemonte d titolo “Oltre l’emergenza: ammortizzatori sociali, blocco dei licenziamenti e fondo nuove competenze” con gli interventi dell’operatrice confederale Cisl, Livia Ricciardi, e il presidente di Innovazione Apprendimento Lavoro Piemonte, Alessandro Scotti.
Rocco Zagaria