L’obbligo del 50% di didattica a distanza, alternata a quella in presenza, per le scuole superiori del Piemonte (escluse le classi prime) “è una scelta che fa ricadere sulle scuole e sull’articolazione didattica la soluzione di carenze e criticità che avevamo già denunciato quattro mesi orsono, prima di tutto quella dei trasporti pubblici”. E’ il commento di Cgil Cisl e Uil alla misura prevista nell’ultima ordinanza della Regione Piemonte “Secondo la Regione – spiegano i sindacati – l’alternanza delle classi alleggerirebbe la pressione e l’affollamento sui mezzi di trasporto, a questo proposito abbiamo sottolineato anche le difficoltà che potrebbero nascere sui mezzi extraurbani. Abbiamo rinnovato la richiesta di implementare il numero di corse e in ogni caso di monitorare in corso d’opera l’esito di queste scelte. Abbiamo chiesto se la Regione ha messo a disposizione delle risorse aggiuntive per garantire alle scuole, agli insegnanti e agli studenti il pieno accesso agli strumenti e alle infrastrutture informatiche, in riferimento alle problematiche economiche già denunciate nello scorso anno scolastico. Abbiamo chiesto – proseguono Cgil Cisl e Uil – un approfondimento mirato per il sistema della Formazione Professionale e raccomandato l’attenzione verso l’inclusione delle fasce più fragili della popolazione studentesca”. “Ancora una volta – concludono i sindacati – denunciamo le carenze di politiche di programmazione di sistema e di investimenti tempestivi specifici e chiediamo con fermezza un maggiore impegno affinché queste carenze non ricadano sempre sulla scuola e sugli studenti”. (ANSA).
In allegato comunicato stampa di FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA, SNALS E FGU GILDA del Piemonte per raccogliere problematicità, bisogni e aspettative riguardo alle azioni da attuare in caso di contagi Covid 19