I sindacati di categoria sul piede di guerra per le assunzioni in sanità. In una nota unitaria inviata agli organi di stampa invitano il responsabile della sanità regionale ad accelerare sul versante assunzioni.
Già a novembre avevano preannunciato all’assessore Antonio Saitta, l’esigenza di avviare un confronto serrato su 3 grandi temi. Si tratta del piano assunzionale triennale e della stabilizzazione dei lavoratori flessibili e precari; della limitazione della gestione privata nell’ambito della sanità pubblica e della valorizzazione delle competenze e dell’autonomia professionale.
“È evidente – spiegano i segretari regionali di Cgil Fp Cisl Fp Uil Fpl, Gabriella Semeraro, Calogero Messina e Roberto Scassa – che in una situazione di emergenza come quella attuale dovuta all’influenza, i circa 3mila professionisti in meno nella sanità piemontese dal 2010 ad oggi si facciano sentire negativamente. Anche il piano straordinario proposto dall’assessore Saitta, per abbattere le liste d’attesa, con l’utilizzo di medici specializzandi, rischia di essere assolutamente inefficace. Risulta fondamentale tenere conto dell’aumento del carico di lavoro assistenziale a carico degli Infermieri ed OSS”.
I sindacati regionali fanno presente che in Italia c’è un rapporto di 1,5 infermieri per medico, contro i 2,8 Infermieri della Francia, i 3,2 della Germania e i 4,3 della Svizzera.
“Non c’è più tempo! Per garantire il diritto alla salute dei cittadini – concludono Semeraro (Cgil Fp), Messina (Cisl Fp) e Scassa (Uil Fpl) – è necessario avviare una immediata analisi ed integrazione delle carenze di personale in sanità attraverso un confronto serrato con le Organizzazioni sindacali. Non tollereremo eventuali appalti di prestazioni al privato. Il sistema sanitario va difeso e garantito le proposte in campo ci sono ora la Politica dovrà decidere. Noi siamo pronti”.