L’avvio del percorso congressuale, la legge di Bilancio 2025, la situazione politico-sindacale e i progetti di proselitismo su comunicazione e coordinamento donne: sono stati questi i principali temi al centro del Consiglio generale della Fistel Cisl Piemonte che si è svolto, giovedì 21 novembre, nella sala Vera Nocentini della sede Cisl di via Madama Cristina, a Torino. All’incontro, presieduto da Nicola Milana e che ha visto la partecipazione di Vito Antonio Vitale, presidente dell’Associazione nazionale Work Force Digital, sono intervenuti i segretari generali regionale e nazionale della federazione, Anna De Bella e Alessandro Faraoni, e il segretario generale Cisl Piemonte, Luca Caretti.
“La Fistel Cisl Piemonte – ha detto la segretaria generale, Anna De Bella – ha portato a termine con successo un progetto di comunicazione ai fini del proselitismo, avviato circa un anno fa, costituendo un gruppo di comunicazione coordinato dal segretario regionale, Stefano Pappaletto, e composto anche Alberto Seksich e Paolo Solei. Pur richiedendo continui affinamenti, vi presentiamo oggi i primi importanti risultati. Inoltre, il coordinamento donne, presieduto da Barbara Salerno, oltre a occuparsi di sicurezza sul lavoro, si è impegnato attivamente per promuovere una cultura del rispetto di genere nelle aziende, grazie a un progetto ad hoc”. Portando il suo contributo al dibattito, il presidente dell’Associazione nazionale Work Force Digital, Vito Antonio Vitale ha detto che “la Fondazione, da me presieduta, cercherà di fare capire al gruppo dirigente della federazione come l’intelligenza artificiale andrà a incidere nel mondo del lavoro e in modo particolare nei nostri settori”.
Il segretario generale della Cisl Piemonte, Luca Caretti, si è soffermato, invece, sulla legge di bilancio e sulla posizione della Cisl rispetto alla manovra, senza dimenticare l’emergenza della sicurezza nei luoghi di lavoro con la sua inarrestabile e inaccettabile scia di sangue. “Come ci ricorda il nostro presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, – ha affermato Caretti – l’Italia è un Paese che ha bisogno, in questo momento di grandi cambiamenti e di instabilità internazionale, di coesione sociale e di unità. Facciamo nostro il richiamo del capo dello stato perché noi siamo il sindacato del confronto, del dialogo e della partecipazione. La Cisl, come ha dimostrato anche nei mesi scorsi e nelle ultime settimane, non ha bandito la parola sciopero dal suo vocabolario, incrociando le braccia e scendendo in piazza nelle vertenza Rai, Sanità privata, automotive, componentistica e trasporti. Abbiamo deciso di non farlo in occasione dell’ultima legge di bilancio perché su quasi 30 miliardi, più di 18 miliardi sono destinati al mondo che rappresentiamo: lavoratori dipendenti e pensionati”.
Concludendo i lavori, il segretario generale della Fistel Cisl, Alessandro Faraoni, ha parlato, tra l’altro, di come l’Intelligenza artificiale stia impattando sul mondo del lavoro, con particolare riferimento ai settori delle telecomunicazioni e dello spettacolo. “La digitalizzazione e l’intelligenza artificiale – ha evidenziato Faraoni – stanno portando a profonde trasformazioni nel mondo del lavoro. In questo contesto, il ruolo dei sindacati diventa cruciale per garantire una transizione giusta e inclusiva, tutelando i diritti dei lavoratori e promuovendo lo sviluppo economico del Paese. La Fistel Cisl rappresenta le aziende del settore che hanno un ruolo fondamentale nella digitalizzazione del Paese. Per questo siamo convinti che nel mondo delle telecomunicazioni non si possono avere figli e figliastri, lavoratori tutelati ed altri esposti al disagio sociale. Vanno garantite tutele e diritti a tutti, sapendo che il settore dei call center è destinato a profondi cambiamenti. Per noi resta fondamentale la collaborazione e la sinergia con la confederazione perché siamo il sindacato della partecipazione e della solidarietà”.
Rocco Zagaria