Prevenzione, tutela, partecipazione: queste le parole d’ordine e le priorità del percorso unitario di Cgil Cisl Uil Piemonte in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Martedì 5 dicembre, nei giorni del decennale ThyssenKrupp, presso la sala “Pia Lai” della Cgil, in via Pedrotti 5, a Torino, le tre sigle sindacali hanno chiamato a raccolta i loro delegati e rls per fare il punto, in vista dell’assemblea nazionale che si terrà nel prossimo mese di gennaio a Mestre. Negli ultimi dieci anni il trend delle denunce di malattie professionali in Piemonte è confermato: sono circa 2.000 all’anno, 1/4 delle denunce presentate in Emilia Romagna e Toscana. Sono già 34.500 le denunce per infortuni sul lavoro nel primo semestre 2017 (dati INAIL).
Ciò che salta agli occhi è che ben 3.407 sono relative a una classe d’età fino ai 14 anni, mentre i numeri più elevati (quasi 5.000 per classe) sono da attribuirsi dai 40 ai 60 anni. Dai dati aggiornati, sono 59 le vittime di infortunio mortale in Piemonte sul lavoro nel primo semestre 2017, 4 in più che nello stesso periodo 2016. Il dato è che, come cinquant’anni fa, si muore ancora di lavoro. L’ultimo incidente mortale si è verificato il giorno prima dell’assemblea a Bianzé, vicino Vercelli, dove un manutentore di 41 anni, Naim Macak, ha perso la vita mentre riparava un’apparecchiatura della ditta Gammastamp. Altri due operai sono rimasti gravemente ustionati nelle ultime ore alla Vaber di San Mauro.
All’assemblea di martedì hanno partecipato Elena Ferro, segretaria Cgil Piemonte, che ha presieduto i lavori insieme a Giuseppe Graziano, segretario della Uil Piemonte, mentre le relazioni introduttiva e conclusiva sono state svolte rispettivamente da Gianni Baratta, segretario Cisl Piemonte e da Franco Martini, segretario nazionale Cgil.
In allegato il documento di Cgil Cisl Uil e di seguito il commento video di Gianni Baratta, segretario regionale Cisl. r.z.