Quale futuro per Mirafiori?

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Quale futuro per Mirafiori?

Le reazioni sotto la Mole dopo la presentazione del piano dell’ad Tavares. Cisl Piemonte e Torino: “Abbiamo perso già troppo tempo” 

Quale sarà il futuro di Mirafiori e della galassia Stellantis a Torino e in Piemonte nei nuovi disegni industriali del gruppo? Se lo chiedono in tanti, sotto la Mole, dopo la presentazione del nuovo piano strategico dell’ad Carlos Tavares. Due giorni fa il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, in visita allo stabilimento di Mirafiori, si è lasciato sfuggire che presto, insieme al presidente della Regione, Alberto Cirio, incontrerà proprio l’amministratore di Stellantis per parlare del futuro dell’auto a Torino e in regione. “Con il presidente Cirio – ha detto il primo cittadino – siamo uniti nel considerare la questione Stellantis prioritaria“.    Secondo il piano illustrato da Tavares qualche giorno fa in Olanda, a Mirafiori verranno localizzate tutte le produzioni Maserati e della 500 elettrica anche se restano tante le variabili che potrebbero influenzare il rilancio della produzione dello stabilimento torinese.

Sul futuro della ricerca e progettazione degli Enti Centrali di Mirafiori, il sindaco Lo Russo pensa “che tutta la parte di Engineering e di ricerca scientifica tecnologica possa trovare nel territorio un ecosistema competitivo per il sito di Torino. Tra i lavoratori c’è fiducia nel futuro e, allo stesso tempo, preoccupazione perché come tutti i processi di aggregazione e di trasformazione cambia la logica del gruppo”. Il nuovo piano di Stellantis è stato accolto in città e in regione con sfumature diverse. Al commento quasi euforico del presidente degli industriali torinese, Giorgio Marsiaj che ha parlato di un “piano estremamente ambizioso” e si è detto “convinto che Torino e l’Italia saranno protagoniste per la produzione di veicoli elettrici e di lusso” sono seguite le dichiarazioni più tiepide dei sindacati che attendono maggiori dettagli e soprattutto conferme sul ruolo di Torino.

“Mirafiori oggi – spiega il segretario generale Fim Torino-Canavese, Davide Provenzano – produce oltre 300 esemplari di 500 elettriche al giorno e per l’anno in corso i volumi ci sono. Ma senza incentivi, senza supporto governativo questa fiammata rischia di spegnersi. Per questo è importante capire come il nuovo piano sarà declinato nel nostro territorio. Rimangono aperte partite importanti quali il rafforzamento della Carrozzeria di Mirafiori, le Meccaniche, la Teksid di Carmagnola e Comau”. Intanto ieri, venerdì 4 marzo, si è svolto in regione un incontro tra la giunta piemontese, rappresentata dall’assessore allo Sviluppo e Attività produttive, Tronzano e sindacati, imprese, Camera di Commercio e Anfia proprio per fare il punto sul nuovo piano di Stellantis in vista anche dell’incontro che ci sarà sullo stesso tema il 10 marzo al Mise.

“Abbiamo espresso tutta la nostra preoccupazione – sottolineano i segretari generali di Cisl Piemonte e Torino, Alessio Ferraris e Domenico Lo Bianco, che hanno partecipato all’incontro insieme alla Fim piemontese e torinese – per la mancanza di informazioni sufficienti a delineare non solo il futuro di Mirafiori e dell’intero comparto, compresi componentistica e indotto, ma anche il ruolo fondamentale della città nelle attività di progettazione e ricerca all’interno del gruppo. Abbiamo ribadito la necessità di fare sistema, dando continuità al tavolo regionale sull’automotive, per fare le giuste e necessarie pressioni sul governo centrale. Abbiamo perso già troppo tempo”. (Da Conquiste del Lavoro di sabato 5 marzo 2022)

  Rocco Zagaria   

 

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