Anci e Cgil Cisl Uil Piemonte firmano il protocollo sugli appalti pubblici

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appalti pubblici vista Anci e Cgil Cisl Uil Piemonte firmano il protocollo sugli appalti pubblici

I Comuni e le Unioni di Comuni piemontesi potranno sottoscrivere accordi con le organizzazioni sindacali al fine di garantire:

  • il miglioramento della qualità dei servizi;
  • la difesa dell’occupazione;
  • la tutela delle condizioni normative e retributive nei cambi di appalto.

È questo il senso dell’intesa sottoscritta da ANCI Piemonte e da CGIL, CISL e UIL allo scopo di rafforzare la nuova normativa sugli appalti pubblici. Dopo l’adozione del Codice degli Appalti (D.Lgs. 50/2016) e, a livello regionale, delle “Linee guida in materia di appalti pubblici e concessioni di lavori, forniture e servizi” (DGR 13-3370 del 30.5.16), il protocollo invita i Comuni a dare piena applicazione:

  • alla clausola sociale a tutela dell’occupazione,
  • a favorire la garanzia dei diritti e delle tutele per tutti i lavoratori e la piena applicazione dei Contratti collettivi nazionali di lavoro e degli accordi sindacali di miglior favore.

“Il nostro obiettivo – spiega Claudio Corradino, vicepresidente di ANCI Piemonte e sindaco di Cossato – è quello di favorire la piena trasparenza delle procedure e degli affidamenti degli appalti, al fine ricostruire il clima di fiducia tra cittadini, lavoratori e imprese. Con questo documento, al quale ci auguriamo che i Comuni diano la loro adesione, vogliamo dare un contributo significativo al contrasto dell’illegalità e della corruzione e abbiamo deciso di mettere le nostre intenzioni sulla carta”.

“Oggi lanciamo un segnale importante – dicono i segretari regionali di CGIL, CISL e UIL Claudio Stacchini, Sergio Melis e Francesco Lo Grassooltre ad auspicare la massima trasparenza degli appalti, per la prima volta all’unisono con i Comuni chiediamo garanzie per i lavoratori e per le imprese del territorio. Il protocollo sottoscritto può aiutarci a superare una serie di criticità che abbiamo più volte denunciato”.

Tra gli obiettivi del protocollo: la tutela del tessuto imprenditoriale locale e il contrasto ai fenomeni di concorrenza sleale che rischiano di generare conseguenze molto gravi per l’intera collettività. In tal senso, ANCI e Sindacati chiedono ai Comuni di dare piena attuazione al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e di escludere dall’asta i costi della sicurezza e della manodopera, per superare la pratica del “massimo ribasso” che penalizza la qualità dei servizi e rischia di aprire la strada a comportamenti illeciti.

Infine, allo scopo di rafforzare il sistema di controllo su appalti e subappalti e le sanzioni nei confronti degli operatori economici che non rispettino leggi e contratti, il protocollo chiede ai Comuni di adottare rigorosamente i principi riguardanti comunicazione e informazione antimafia, premiando i possessori del Rating di Legalità e garantendo inoltre ai lavoratori, in caso di inadempienza, l’intervento diretto della stazione appaltante sulle retribuzioni e sui versamenti contributivi.

“La sottoscrizione del documento è soltanto un primo passo – concludono Anci e Cgil Cisl Il Piemonte – ora tocca ai Comuni ma ci auguriamo che il protocollo favorisca l’apertura di tavoli di confronto che portino ad intese capaci di realizzare gli obiettivi in esso contenuti”.

 

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