AdessoBanca è un documento in sei punti che punta a riformare il sistema bancario italiano
«L’attuale campagna elettorale ha ignorato il tema della sicurezza del sistema bancario e del deterioramento del credito, come evidenziamo noi nel documento AdessoBanca, e questo nonostante i danni terribili che i deficit di alcune banche italiane hanno causato ai loro ignari clienti. Per questo noi abbiamo proposto e continueremo a proporre a tutti i partiti e al futuro parlamento il nostro Manifesto per la tutela del risparmio e del lavoro». Lo ha dichiarato il segretario generale della First Cisl, Giulio Romani, all’Ansa, a margine della presentazione del manifesto ‘Adesso Banca’ che si è svolta il 26 febbraio scorso all’Oratorio San Felice, in via Giusti 8, a Torino. «I cittadini – ha aggiunto Romani – hanno ormai perso ogni fiducia nel sistema bancario e per questo serve una legislazione di supporto. È incredibile che i partiti non parlino di queste cose, della necessità di una legge unica e organica che gestisca il settore. Non sono state avviate soluzioni strutturali, solo tamponi attraverso salvataggi e vendite dei debiti».
Il manifesto della First Cisl AdessoBanca per la tutela del risparmio e del lavoro, con i suoi sei punti, vuole contribuire a riportare le banche al servizio dello sviluppo economico sostenibile, del risparmio, degli investimenti, del lavoro, della professionalità.
I contenuti della riforma proposta da Fist-Cisl vanno dalla costituzione di voting trust dei piccoli azionisti per indirizzare il voto nelle assemblee verso risultati socialmente utili, alla previsione del reato di disastro bancario, dalla gestione paziente dei crediti deteriorati in società partecipate da vari soggetti economici e sociali, inclusi i dipendenti delle banche, alla definizione di norme di moderazione e di verifica dei compensi dei top manager, dalla costituzione di un’unica centrale Mifid presso la Consob, alla creazione di una Procura per i reati finanziari.
Secondo i dati del Centrostudi nazionale della federazione dei bancari Cisl, dal 2009 al 2016, in Piemonte gli impiegati del settore sono passati da 31.248 a 30.017, con una contrazione di 1.201 unità (3,9 per cento). È diminuito anche il numero delle filiali passate da 2.726 del 2009 a 2.364 del 2016 (- 362 e -13%).
A Torino, gli istituti di credito hanno chiuso ben 201 sedi decentrate (da 1.158 a 957 filiali), ad Alessandria 49 (da 308 a 259, -16%), a Cuneo 41 (da 521 a 480, – 8%), a Novara 30 (da 218 a 188, -14%), a Vercelli 19(da 135 a 116, – 14%), a Verbania 11 (da 90 a 79, -12%) ad Asti 8 (da 161 a 153, -5%)e a Biella 3 (da 135 a 132, -2%).
Secondo il segretario Fist, Romani, il Piemonte gode di un sistema forte grazie alla solidità dei suoi due principali istituti di credito, Sella e Banca del Piemonte, oltre a Intesa Sanpaolo, che però è sempre più milanese. Qualche contraccolpo potrebbe arrivare dai nuovi parametri sulle sofferenze imposti dalla riforma del credito cooperativo, ma nulla di preoccupante. «È un sistema in evoluzione quello bancario – ha concluso Romani –, in cui gli istituti più grandi procedono per accorpamenti e acquisizioni, consolidando il proprio stato patrimoniale, mentre le piccole sopravvivono spesso grazie a uno stretto rapporto con il territorio, leggi in particolare le banche di credito cooperativo, che in Piemonte tengono botta, ma nel resto d’Italia traballano».
Per il segretario regionale della First Cisl, Sandro Testa, che insieme alla federazione torinese, ha voluto fortemente questo momento: «Le banche devono tornare a essere il fulcro del risparmio degli italiani, il luogo deputato allo sviluppo e alla crescita del Paese, riconquistando la fiducia dei cittadini, spesso tradita in questi ultimi anni. Come sindacato, con AdessoBanca, vogliamo continuare a credere che in questo Paese sia possibile produrre utili senza rinunciare ad essere coerenti con quanto stabilito dagli articoli 41 e 47 della Costituzione in materia di responsabilità sociale, tutela del risparmio e sviluppo del credito».
Il segretario generale della Cisl Piemonte, Alessio Ferraris, intervenuto alla presentazione del manifesto First, ha evidenziato il prezioso ruolo svolto dalla federazione dei bancari, assicurativi, dei lavoratori delle agenzie di riscossione e delle authority.
«Il merito della First e anche della Cisl – ha sottolineato Ferraris – è quello di aver portato all’attenzione dell’opinione pubblica, della politica, delle istituzioni locali e le stesse banche un’analisi approfondita su un tema di stretta attualità e di grande valore sociale come la riforma del sistema bancario italiano. Un sistema bancario funziona quando offre al Paese le possibilità di evolversi da un punto di vista economico».
Rocco Zagaria