Le previsioni delle imprese regionali nel primo trimestre del nuovo anno certificano la ripresa anche se resta inferiore alle attese rispetto al 2021
Come sarà l’economia regionale nei primi mesi del 2022? A questa domanda cerca di rispondere il report sulle previsioni delle imprese piemontesi nel primo trimestre del nuovo anno. La rilevazione di dicembre, condotta su un campione di 1.200 imprese manifatturiere e dei servizi della regione, registra però un lieve raffreddamento delle attese. La ripresa resta anche in Piemonte fortemente condizionata dalla pandemia, dalla crescita dell’inflazione, dall’escalation dei prezzi delle materie prime e dell’energia e dalla mancanza di alcuni materiali e componenti strategici come i microchip. Per l’inizio del 2022, il 26% delle aziende piemontesi prevede un aumento della produzione, contro il 10% che si attende una diminuzione: il saldo, pari a +15,8 punti percentuali, diminuisce di 5 punti rispetto a settembre 2021. Trend analogo per gli ordinativi, con un saldo del 14,9% e un calo di circa 6 punti rispetto alla scorsa rilevazione. Cala l’export, con un saldo ottimisti-pessimisti pari all’1,2% (-6,6 punti), che risente delle nuove restrizioni anti-Covid messe in atto in alcuni paesi. Il ricorso alla cassa integrazione interessa il 10% delle imprese, in calo di 2,2 punti percentuali rispetto a settembre, segno di una buona ripresa delle attività e un graduale ritorno ai livelli pre-crisi.
“A due anni dall’inizio della pandemia – spiega il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay – i piemontesi guardano al futuro con maggiore ottimismo. Un atteggiamento positivo che nasce dal convincimento che questa fase di grande trasformazione può creare molte nuove opportunità tramite digitalizzazione, tecnologia e Pnrr. Anche la nostra indagine congiunturale per il primo trimestre 2022 va in questa direzione, con il ricorso alla cassa integrazione che scende ancora e il tasso di utilizzo degli impianti che resta stabile. Sono dinamiche che si estendono a tutto il territorio regionale e a tutti i settori”.
Per Alessio Ferraris, segretario generale della Cisl Piemonte, organizzazione sindacale che proprio a fine marzo (nei giorni 28 e 29) celebrerà il suo XIII congresso: “La ripresa che sta investendo la nostra regione ha bisogno di consolidarsi. Più dell’85% dei nuovi posti di lavoro registrati negli ultimi mesi sono a tempo determinato. Per favorire il lavoro di qualità e non subire la grande trasformazione digitale in atto, occorre sfruttare al meglio le opportunità offerte dal Pnrr anche nella nostra regione, puntando su formazione e riqualificazione professionale dei lavoratori. Restano le preoccupazioni su Stellantis. Il piano annunciato per la fine del 2021 purtroppo non è ancora stato presentato”. (Da Conquiste del Lavoro del 5 gennaio 2022)
Rocco Zagaria