“La nota congiunta Ministero del Lavoro, Istat, Inps, Inail e Anpal, conferma, per il secondo trimestre 2018, il miglioramento dei dati sull’ occupazione, nonostante il lieve rallentamento della crescita del Pil: gli occupati si attestano al livello massimo del II trimestre del 2008, prima della lunga crisi, e la crescita dell’ occupazione prosegue anche nella fascia di età 15-34 anni”. Lo dichiara in una nota il Segretario Generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra.
“Dal secondo trimestre 2016 la crescita è trainata dalle posizioni a termine, ma da due trimestri aumentano anche i contratti a tempo indeterminato, anche se non si può affatto parlare di inversione di tendenza. Si tratta di segnali positivi – sottolinea Sbarra – ma ancora labili: il lavoro oggi è più fragile e discontinuo rispetto a 10 anni fa e mai come ora servono strumenti per governare le transizioni tra lavoro e disoccupazione e viceversa. Serve un rafforzamento degli strumenti di tutela nel mercato del lavoro , da una parte con il superamento di alcune rigidità nella normativa sulla cassa integrazione e la proroga di alcune scadenze a fine anno, dall’altra rafforzando, con investimenti in personale e formazione, i servizi per l’impiego per rendere effettivamente operativi strumenti come il patto di servizio e l’assegno di ricollocazione. Contestualmente bisogna rendere significativamente più conveniente il lavoro stabile. Ovviamente nessuno strumento di politica del lavoro avrà efficacia vera senza un balzo in avanti della crescita economica, che va sostenuta con misure adeguate a partire dagli investimenti in ricerca, innovazione, infrastrutture materiali e immateriali, che dovrebbero essere le priorità della prossima legge di bilancio”.
“Anche per tali ragioni – conclude Sbarra- abbiamo chiesto e sollecitato, unitariamente, il Ministro del Lavoro ad aprire un confronto con il Sindacato sui temi del Lavoro con particolare riguardo alle questioni delle politiche attive (formazione e competenze, servizi per l’impiego, assegno di ricollocazione , ecc ) e sugli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro considerate le imminenti scadenze che rischiano di bloccare processi di riorganizzazione, ristrutturazione di realtà aziendali e di annullare protezioni sociali e di reddito per migliaia di lavoratori”.
Ufficio Cisl nazionale