A pochi giorni dall’entrata in vigore della Legge di Riforma del sistema penale, prevista per il 3 agosto 2017, Cisl e Fnp Cisl Piemonte lanciano l’allarme contro la sostanziale depenalizzazione del reato di stalking, introdotta dal nuovo articolo 162 ter che consente l’estinzione di varie ipotesi di stalking (quelle procedibili a querela rimettibile, numerose nella casistica giudiziaria) a fronte del pagamento, anche a rate, di una somma di denaro ritenuta congrua da un giudice, a titolo di condotta riparatoria.
“Si tratta di un provvedimento inaccettabile – spiegano la segretaria regionale Cisl Piemonte, Bruna Tomasi Cont, e la responsabile regionale del coordinamento donne dei pensionati Cisl, Franca Biestro – che offende e umilia le donne, sempre più spesso vittime di soprusi e violenze come testimoniano drammaticamente e quotidianamente i fatti di cronaca. Non è concepibile, tra l’altro, che si possa stabilire il risarcimento senza consultare la vittima, ma solo sulla base di criteri non ben definiti”.
Le esponenti della Cisl regionale esprimono forte preoccupazione per la mancata modifica dell’art. 162 ter del Codice di Procedura Penale che potrà essere applicato ai procedimenti in corso, vanificando di fatto il lavoro svolto fino ad oggi dai centri e dalle associazioni anti violenza, anche della regione come Telefono Rosa, che hanno accolto le donne e seguito con loro il percorso di rielaborazione dei traumi che le ha convinte a sporgere la querela.
“Ci aspettiamo una forte presa di posizione delle istituzioni locali e delle tante donne che siedono in Parlamento – concludono Bruna Tomasi Cont e Franca Biestro – per cambiare un articolo della Legge che rischia di vanificare i tanti passi fatti avanti in questi anni per contrastare ogni forma di discriminazione e violenza nei confronti delle donne”. r.z.
In allegato locandina campagna sensibilizzazione contro la depenalizzazione del reato di stalking di Cisl e Fnp Piemonte