“Manifestare è un diritto e non un crimine”: il 9 ottobre presidio regionale Cisl a Torino per modificare il DDL Sicurezza

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“Manifestare è un diritto e non un crimine”:  il 9 ottobre presidio regionale Cisl a Torino per modificare il DDL Sicurezza

Sit-in dalle ore 11 alle 12.30, in piazza Castello, sotto la Mole, con richiesta di incontro al Prefetto. Il segretario piemontese Cisl Caretti: “Manifestare in maniera non violenta è un pilastro della nostra democrazia. Il Ddl lede un fondamentale diritto costituzionale”

 Lo scorso 18 settembre, la Camera dei Deputati ha approvato il “Disegno di Legge Sicurezza” ora all’esame del Senato della Repubblica. La Cisl ha espresso fin da subito forte preoccupazione per i contenuti di questo disegno di legge, ritenendolo sbagliato ed improprio in modo particolare per l’inasprimento previsto per i blocchi stradali in occasione di manifestazioni sindacali e sit-in di protesta, che prevede tra l’altro il passaggio da una sanzione pecuniaria a una pena detentiva. Il 2 ottobre scorso, la Cisl nazionale ha organizzato un presidio, in piazza Vidoni, a Roma, e incontrato in quella occasione i gruppi parlamentari del Senato per discutere le indispensabili modifiche al provvedimento.

La Cisl Piemonte promuove a livello regionale nella mattinata di mercoledì 9 ottobre, in piazza Castello, a Torino, con richiesta di incontro al Prefetto, un sit-in per ribadire ancora una volta che “manifestare è un diritto e non un crimine” e per dare voce alle tante lavoratrici e ai tanti lavoratori in sofferenza, donne e uomini, che vivono sulla loro pelle il dramma delle crisi aziendali, della cassa integrazione, delle minacce di licenziamento, della paura di perdere il lavoro e di vedere calpestati fondamentali diritti di libertà garantiti da uno stato democratico e sanciti dalla nostra Costituzione.

“Manifestare in maniera non violenta – spiega il segretario generale Cisl Piemonte, Luca Caretti – è un pilastro della nostra democrazia. Per come è disegnato, questo provvedimento si pone, quindi, come potenzialmente lesivo di un fondamentale diritto costituzionale. La garanzia dell’ordine pubblico e della protezione dei beni pubblici e privati è un principio sacrosanto, ma noi riteniamo che vada necessariamente bilanciato, usando equilibrio, responsabilità e ponderatezza, con il riconoscimento della libertà a manifestare e a circolare”.

In allegato volantino dell’evento

 

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