Presentati oggi, in conferenza stampa, nella sede Cisl di Torino, dai segretari nazionale e territoriale Fim Cisl, Fedinando Uliano e Davide Provenzano, i dati su occupazione e produzione negli stabilimenti italiani di Fca. Dai dati emerge la riduzione di un terzo delle perdite del primo semestre e il recupero della produzione grazie ad incentivi e agli ultimi lanci di produzione di 500e e le ibride Jeep Compass, Renegade e Panda. Nell’ultimo semestre risultano in crescita le produzioni in Sevel, Melfi, Mirafiori e Pomigliano. Gli investimenti previsti dal piano industriale sono in stato avanzato e verranno completati nel corso del 2021. Si è parlato, come era prevedibile, anche della nascita di Stellantis avvenuta ieri.
Situazione produzione FCA Italy 2020
I dati della produzione del 2020 segnano una flessione intorno al 12,4% rispetto al dato relativo all’anno precedente. Secondo i dati da noi rilevati, nel 2020 sono state prodotte, tra autovetture e furgoni commerciali, 717.636 unità contro le 818.880 del 2019. La riduzione dei volumi si è determinata per il duplice effetto della pandemia, il blocco delle produzioni durante il lockdown e la flessione nella domanda sul mercato italiano ed europeo. Nell’ultimo semestre negli stabilimenti di FCA si è riscontrato una ripresa produttiva, che ha consentito di recuperare gli effetti negativi del primo semestre, tanto da ridurre in maniera consistente la perdita di produzione che si attestava intorno al 35%. La ripartenza produttiva nel terzo e quarto trimestre è dovuta ad una ripresa del mercato, anche grazie agli incentivi più corposi e strutturati, messi in campo dal nostro paese e in Europa, ma anche per gli effetti positivi determinati dalla nuova 500 full electric, dai lanci degli ibridi di Jeep Compass, Renegade, Panda e dalla ottima affermazione dei veicoli commerciali, che rappresentano oltre un terzo della produzione complessiva. I segnali positivi riscontrati nel terzo trimestre sono stati ampiamente confermati nell’ultima parte dell’anno migliorando complessivamente la situazione produttiva. In molti stabilimenti non si utilizzano più gli ammortizzatori sociali per cali produttivi: Melfi, Sevel e lo stesso Polo produttivo. Anche nel sito campano l’effetto degli incentivi ha portato a un incremento della turnistica nel terzo trimestre, per rispondere alla domanda in particolare di Panda con la motorizzazione ibrida.
Situazione investimenti piano industriale FCA Italy 2019-2021
Siamo nella fase avanzata dei 5,5 miliardi di investimenti previsti nel piano industriale di FCA per il periodo 2019-2021. Gran parte è stato realizzato e l’ultima parte verrà completato nel 2021. Il piano ha riguardato una serie di investimenti, dai nuovi modelli alle nuove motorizzazioni ibride e elettriche, nuove trasmissioni e cambi, alla produzione di Batterie, ad importanti restyling. Nel 2021 verranno completati gli investimenti con i lanci in produzione del Ducato elettrico; i restyling su Compass, Giulia, Stelvio e Ducato; le versioni ibride Mhev di 500x, Compass, Renegade, Levante. I nuovi lanci di produzioni saranno rappresentati da AlfaRomeo Tonale (anche nelle due versioni ibride), Maserati Grecale (anche in una versione ibrida), la 500x cabrio e la Maserati Mc20 presentata a Modena lo scorso settembre. Il 2020 è stato caratterizzato dai lanci di produzione della Panda Ibrida, della nuova Jeep Compass anche in versione ibrida Phev, di Jeep Renegade ibrida Phev, della nuova 500 elettrica, il lancio della Ghibli Ibrida verso la fine dell’anno e i restyling su Maserati Levante e Quattroporte. Sono stati inoltre realizzati gli investimenti nel nuovo Centro di distribuzione Mopar di Rivalta, nello sviluppo delle motorizzazioni di Cento, Termoli e Pratola Serra, nelle trasmissioni e cambi a Verrone.
Il Polo Produttivo di Torino
Grazie al lancio della della nuova 500 elettrica e alla salita produttiva iniziata sui due turni dal 26 ottobre in poco più di tre mesi sono stati superati i volumi produttivi del 2019. E’ l’unico stabilimento italiano a fare meglio rispetto al 2019, ma questo perché gli stabilimenti torinesi di Mirafiori e Grugliasco in quell’anno hanno ottenuto il peggior dato produttivo dal 2012. Con la produzione di 19.008 la 500e in tre mesi supera la produzione di 17.695 Maserati in un anno intero. Questo in termini occupazionali ha determinato uno spostamento verso lo stabilimento di Mirafiori che ha raggiunto i 2766 dipendenti e l’inserimento di circa 270 lavoratori (di cui circa 80 con contratto di formazione e lavoro e il restante in somministrazione a tempo). L’attuale forza produttiva di Grugliasco è di 1.149 lavoratori. Sono stati prodotti circa 11.018 Maserati Levante (- 9,8%) e 6.676 Maserati Ghibli e Quattroporte (-3,2%). Sulle Maserati si chiude un anno con circa 1/3 delle produzioni del 2017 (l’anno con i volumi più elevati). Se alla ripartenza il 12 gennaio gli ordinativi sulla 500e garantiranno gli attuali livelli produttivi di circa 300 auto al giorno, ci sono buone prospettive in futuro per stabilizzare anche i circa 160 somministrati a tempo determinato con scadenza a fine gennaio. La produzione di mascherine continua ad impiegare a piena occupazione circa 300 persone nei 3 turni. A queste attività nel Polo produttivo vanno a aggiungersi le attività di sviluppo e gli investimenti fatti di supporto per il polo elettrico con il Battery hub e Battery lab. Investimenti propedeutici alla produzione anche delle batterie che andranno sulle ibride di Maserati nel 2021. In particolare, per Ghibli e Levante ibrida e anche per le future Maserati Gran Cabrio e Gran Turismo che quando approderanno a Mirafiori, molto probabilmente entro inizio 2022 verranno equipaggiate anche con motori elettrici.
Il nuovo Gruppo Stellantis è strategico per occupazione e stabilimenti italiani.
Con la nascita di Stellantis è nato il quarto costruttore al mondo di automotive, con oltre 8 milioni di auto, tecnologie, stabilimenti produttivi e una rete commerciale globale. Il gruppo Stellantis rappresenta una grossa opportunità per il gruppo Fca, per gli stabilimenti italiani e la loro prospettiva futura, soprattutto per la messa in sicurezza dell’occupazione. Il settore dell’automotive è da anni è fortemente condizionato dalla necessità di grandi risorse finanziarie, di capitali e tecnologie per far fronte con rilevanti investimenti ai cambiamenti in corso sulla mobilità, sul cambio delle motorizzazioni e il continuo lancio di nuovi prodotti tecnologicamente più avanzati. In questo nuovo contesto societario possono determinarsi sinergie, vantaggi su piattaforme e modelli per affrontare positivamente questi cambiamenti senza mettere in pericolo l’occupazione. I nuovi vertici di Stellantis hanno stimato questi vantaggi con circa 5 miliardi di euro, come Fim-Cisl auspichiamo che questi vengano considerati e reinvestiti nel futuro piano industriale per renderlo ancora più forte e strategico. Come Fim-Cisl presidieremo con determinazione le scelte e i piani industriali futuri di Stellantis per evitare contraccolpi su stabilimenti e occupazione, per questo abbiamo chiesto un incontro con il Ceo Carlos Tavares e inoltrato la richiesta di incontri sindacali ai vari livelli da quello nazionale, europeo e mondiale. Siamo tra i sindacati di Stellantis più attivi nella promozione della costituzione del Comitato Aziendale Europeo e Mondiale, nei prossimi giorni ci assicureremo che vengano definiti nel breve le delegazioni di negoziazione tra i diversi paesi. In Fca abbiamo messo in sicurezza i 5 miliardi d’investimenti previsti nel vecchio piano 2019-2021: sono tutti ultimati o in corso di completamento entro quest’anno. Il confronto con il nuovo gruppo Stellantis partirà dai nuovi piani industriali, per noi sarà importante il ruolo che verrà assegnato all’Italia nei vari ambiti a partire dalla ricerca, al rilancio dei marchi italiani come AlfaRomeo, Maserati, Fiat e 500 e sviluppare ulteriormente le produzioni Jeep con l’obiettivo e la garanzia di mettere in sicurezza stabilimenti e occupazione. Con il lancio della 500 Bev e gli investimenti sull’elettrico (Battery Hub e Battery Lab) nel polo produttivo di Torino si è recuperato anche il tempo perso in passato, si sono acquisiti importanti e nuove competenze tecnologiche e professionali, che mettono in maggior sicurezza l’occupazione degli oltre 7850 lavoratrici e i lavoratori degli enti centrali. In quella realtà sono rappresentate le migliori competenze in termini professionali, dalle attività di supporto allo sviluppo e al successo dei prodotti (progettazione, ricerca, sviluppo del manufacturing, commerciali, amministrazione ecc.) e di supporto alle diverse realtà nel mondo. E’ necessario valorizzarle e renderle disponibili a tutto il nuovo contesto di Stellantis. E’ necessario, inoltre, continuare e rafforzare la presenza dei modelli Maserati, con le versioni ibride del Levante e in nuovi modelli Gran Cabrio e Gran Turismo. Gli stabilimenti di Sevel e Melfi viaggiano a pieno regime con modelli fortemente richiesti dal mercato e con ottime prospettive di crescita. Nel 2021 si attendono i lanci produttivi del Suv Alfa Tonale e il Suv Maserati Grecale, indispensabili per saturare le produzioni negli stabilimenti di Pomigliano e Cassino, ma nel prossimo piano industriale è indispensabile chiarire le prospettive e gli investimenti futuri di questi due stabilimenti che non hanno ancora raggiunto la piena occupazione. E’ necessario poi affrontare il tema della fabbriche che producono motori diesel per costruire le condizioni di salvaguardia delle prospettive industriali e occupazionali, prevedendo anche piani di riconversione produttiva se necessario. E’ importante che la nuova Stellantis utilizzi i punti di eccellenza nel lusso e nel segmento premium su cui FCA è in posizione più avanzata per rafforzare ulteriormente la sua presenza anche con altri marchi.
Dichiarazione del segretario nazionle Fim, Ferdinando Uliano
“Nella nuova Stellantis, la Fim-Cisl è pronta ad affrontare con buone relazioni sindacali anche sfide impegnative quando queste hanno come obiettivo investimenti, prospettive positive per stabilimenti e occupazione. Siamo invece indisponibili e contrari quando questi obiettivi non vengono garantiti e vengono messi in discussione gli interessi delle lavoratrici e lavoratori. Per questo è necessario intensificare le relazioni sindacali in maniera costruttiva e operativa all’interno del gruppo sviluppandole in chiave partecipativa l’attività che già viene svolta; è necessario stabilire i criteri con cui definire la futura presenza dei due rappresentati dei dipendenti nel cda del nuovo Gruppo. E’ una sfida, quella della partecipazione, sempre più importante e strategica per un gruppo globale come Stellantis che come Fim porteremo avanti. Questo è il nostro modo di essere e fare sindacato e l’abbiamo dimostrato in questi anni nei momenti di difficoltà, quando abbiamo contribuito al salvataggio di Fiat e alla crescita del gruppo FCA. Ci aspettiamo inoltre che il governo italiano svolga un ruolo positivo e attivo per il rafforzamento della presenza del settore dell’auto nel nostro Paese con particolare attenzione al gruppo Stellantis, per l’importanza che un settore come quello dell’automotive rappresenta in termini occupazionali e tecnologici ma anche che indirizzi con attenzione le risorse del Recovery Plan in favore della transizione ecologica e della mobilità sostenibile”.
Ufficio Stampa Fim Nazionale