Licenziati lavoratori in somministrazione alla IMR di Mondovì: proclamato lo stato di agitazione

Attualità
sciopero azienda IMR somminsitrati Licenziati lavoratori in somministrazione alla IMR di Mondovì: proclamato lo stato di agitazione

“Lo scorso anno, alla IMR di Mondovì, sono stati lasciati a casa una ventina di lavoratori somministrati assunti a tempo indeterminato. Oggi, ancora una volta, prendiamo atto che in Imr stanno avvenendo altri licenziamenti, compreso quello di un delegato sindacale senza alcuna motivazione”.
Si tratta del grido di allarme della FeLSA Cisl Piemonte, federazione che tutela i lavoratori in somministrazione (dipendenti da Agenzia) con Nidil e Uiltemp, che da oggi tornano ad organizzare un nuovo stato di agitazione per l’azienda nella zona industriale di Mondovì (CN) fornitrice di servizi e prodotti alle case automobilistiche più prestigiose del mondo e si occupa di stampaggio e assemblaggio di prodotti plastici e nella costruzione di stampi ed attrezzature.

Ma cosa sta succedendo di nuovo in IMR? La famiglia GALMARINI, proprietaria dello stabilimento, è realmente a conoscenza di quanto accade nel sito di Mondovì?
Come già denunciato dal sindacato, lo scorso anno, sono stati lasciati a casa una ventina di lavoratori somministrati assunti a tempo indeterminato attraverso Gi Group, agenzia di somministrazione di lavoro.
“Oggi, ancora una volta, prendiamo atto che in IMR stanno avvenendo altri licenziamenti, compreso quello di un delegato sindacale senza alcuna motivazione“, lamenta Alessandro Lotti, Segretario generale Felsa Piemonte.
Ad agosto 51 lavoratori somministrati hanno firmato una lettera ufficiale di richiesta di arretrati salariali che la IMR deve loro da tempo, e che più volte è stata oggetto di discussione. La stessa direzione aziendale, al tavolo di trattativa, ci aveva assicurato che avrebbe preso in considerazione le richieste solo se i lavoratori le avessero formalizzate; così è stato, peccato però che dopo il ricevimento della lettera l’azienda abbia cominciato a mettere in atto azioni intimidatorie nei confronti dei firmatari ed a licenziare alcuni di questi lavoratori infischiandosene di anzianità contrattuali ( anche di lunga appartenenza ) e carichi familiari. E TRA QUESTI, ANCHE UN DELEGATO SINDACALE, che è stato lasciato a casa senza alcuna spiegazione e motivazione né da parte di GiGroup, né tantomeno da parte di IMR.

“Abbiamo deciso di usare il termine Licenziati perchè è IMR che dice chi sono lavoratori non più desiderati, è IMR che recede dal rapporto commerciale con l’agenzia ed attua tale recesso allontanando le persone dalla fabbrica senza alcuna, motivazione accettabile sul piano logico!“, spiega il sindacalista.
Nel 2018, IMR, aveva già fatto la stessa cosa allontanando una ventina di lavoratori tra cui 3 delegati sindacali con le stesse modalità. Questa azienda sta allontanando in maniera esponenziale i lavoratori e le lavoratrici per lo più iscritte al sindacato, delegati e soprattutto persone che da IMR traevano il proprio sostentamento.
“Perchè? Possiamo continuare a consentire alla Famiglia Galmarini di utilizzare in maniera distorta uno strumento di legge? Il contratto collettivo della somministrazione prevede la “messa in disponibilità “ a fronte però di valide e dimostrabili motivazioni, mentre ancora una volta IMR ha pensato di poter proseguire in una gestione del lavoro del tutto arbitraria e fuori dalle regole“, denunciano le organizzazioni sindacali in una nota.

Facciamo un passo indietro…
Per anni IMR ha affidato ad agenzie che non rispettavano leggi e contratti la somministrazione di centinaia di lavoratori che si sono susseguiti nel corso degli ultimi 10 anni, agenzie che non versavano salari e contributi e nei confronti delle quali il sindacato ha preteso l’applicazione della legge costringendo anche IMR a
rispondere in solido nel 2015 delle mancate contribuzioni e retribuzioni rivendicando ed ottenendo assunzioni.
Ed è così che a dicembre 2015 IMR decide di affidarsi ad Agenzie come Gi-Group e Synergie ed il sindacato ottiene l’assunzione a tempo indeterminato tramite GiGroup di 86 persone con missioni ( incarichi di lavoro ) a tempo indeterminato (staff leasing) per la maggior parte di loro, e l’assunzione attraverso Synergie di 40 persone e l’assunzione presso IMR di circa 30 persone nel 2015 ed altre 30 nel 2016.
Il sindacato riesce ancora nel 2016 a realizzare un accordo che finalmente riconosce la parità salariale prevista dalle leggi e dai contratti e che IMR scientemente non applicava.
IMR finalmente paga i premi e le indennità…Ma non tutte le maggiorazioni dovute per cui si riapre un contenzioso non ancora risolto sulle mancate maggiorazioni riconosciute e sugli “errori” riscontrati nel pagamento dei premi nel 2018.
In tutta risposta si susseguono incontri spesso procrastinati e sempre inconsistenti, azioni gravi di ricatto occupazionale nei confronti dei lavoratori somministrati. Le maggiorazioni non riconosciute sono proprio l’oggetto della lettera di agosto firmata dai 51 lavoratori.
Alla famiglia Galmarini forse non piace pagare i lavoratori somministrati? Per quale motivo in IMR si preferisce da anni fare ricorso allo strumento della somministrazione anziché stabilizzare questi lavoratori di lunghissima durata? Ormai di temporaneo questi lavoratori non hanno più nulla ma sono a tutti gli effetti lavoratori strutturali.
La famiglia Galmarini ha acquisito nel 2017 una nuova azienda nel gruppo IMR Automitive: la INDUSTRIAL SUD un’azienda che amplia l’attività del gruppo e che vanta un giro d’affari di oltre 350 milioni di euro e 2.500 collaboratori tra Italia, Germania, Polonia, Spagna ….. e siamo felici che l’investimento sia la scelta strategica di come affrontare la crisi, ma qualche investimento in più andrebbe orientato anche a Mondovì e anche sul personale somministrato ….
Ma perché licenziare? Per quale motivo? Se la motivazione fosse la crisi temporanea del settore sarebbe opportuno utilizzare gli ammortizzatori sociali previsti anche per il personale in somministrazione, peraltro già utilizzati positivamente in passato.

La mobilitazione delle organizzazioni sindacali  a tutela dei diritti di queste lavoratrici e lavoratori proseguirà senza sosta.

Categoria: , , ,