Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Uil-Scuola Piemonte: “Dalla parte della comunità educante, con la scuola per costruire cittadinanza e diritto all’Istruzione in sicurezza”
Viviamo giorni di grande preoccupazione, da una parte si registra il picco della terza ondata di contagi e dall’altra la confusione e la preoccupazione sul piano vaccinale. Chiunque operi nel mondo della scuola vorrebbe poter lavorare con serenità, con le allieve e gli allievi, nelle classi, ma purtroppo nelle classi non sempre ci sono tutti gli studenti. Sono presenti gli allievi con bisogni educativi speciali, i ragazzi con diversa abilità, nella secondaria di secondo grado gli studenti nei laboratori.
Non ha senso fare lezione ai muri e ai banchi se le aule sono vuote, come chiederebbe qualche dirigente scolastico con un inadeguato esercizio di autorità e di ruolo, piuttosto è sicuramente necessario individuare le modalità migliori per garantire la didattica in presenza a chi ne ha diritto. La scuola è e rimane ambiente educativo di apprendimento; proprio per questo si avvale di specifici metodi didattici che sono e debbono rimanere competenza dei docenti.
È anche per rispondere a questi legittimi bisogni che gli insegnanti si sono formati e non certo solo per offrire spazi di socializzazione e di assistenza. Le scuole autonome hanno tutti gli strumenti per operare le giuste scelte: hanno adottato i piani di inclusione in riferimento alle deleghe della legge 107/15, hanno adottato i regolamenti sulla didattica integrata come previsto dalle Linee guida di quest’estate, hanno messo in campo tutte le misure necessarie per garantire le attività laboratoriali in piena sicurezza, all’interno dei collegi i docenti stanno assumendo e riadattando le delibere che tengano conto delle indicazioni di Governo e Regione da una parte e della relazione educativa dall’altra. Chi fa serenamente il proprio lavoro nella scuola, sa che il potere decisionale è dato dalla combinazione tra diversi soggetti: dirigenti scolastici, organi collegiali, collegi, consigli, sedi di contrattazione.
Le Organizzazioni sindacali confederali del comparto scuola credono fortemente che le istituzioni scolastiche non debbano essere terreno di conquista di interessi estranei alla scuola, meno che mai in un’epoca in cui le donne e gli uomini della scuola sono chiamati a tenere la barra dritta e essere orgogliosi testimoni di un processo che non si interrompe mai, il processo educativo. Eliminare le disuguaglianze e costruire pari opportunità è un obiettivo importante che si può realizzare solo con la cultura, laica e libera della scuola, attraverso il confronto e il coinvolgimento di tutta la comunità educante, nel rispetto dei ruoli e delle competenze.
Attenzione a non creare dualismi e fazioni all’interno della Comunità educante, non servono alla scuola di oggi esercizi di autorità e autoreferenzialità così come bellicose campagne strumentali, che mettono gli uni contro gli altri; queste sono dannosi prima di tutto per il processo educativo e per le nostre e i nostri bambini e giovani allievi. Salute, sicurezza, professionalità, tutele e condivisione, le giovani generazioni e il futuro al centro, questo ci riguarda.