Dopo che il Senato ha respinto giustamente l’emendamento per l’estensione dei voucher in agricoltura, è necessario affrontare l’emergenza manodopera con lungimiranza e senso di responsabilità, evitando facili scorciatoie che rischiano solo di privare i lavoratori delle loro piene tutele contrattuali. In un momento straordinario è necessario individuare soluzioni innovative con gli strumenti che abbiamo a disposizione. Una possibile risposta può arrivare dalla valorizzazione, nell’ambito di quanto previsto dall’art. 8 della Legge 199, degli Enti bilaterali agricoli e dalla piena attuazione del Protocollo di intesa firmato il 13 marzo 2019 fra Regione Piemonte, Prefetture, Inps, Inail, Organizzazioni Sindacali, Associazioni datoriali, che avvia e agevola le intese con i Centri per l’impiego per favorire l’incontro tra domanda e offerta creando liste pubbliche. In questo senso il lavoro già avviato lo scorso anno ha visto pochi apprezzabili risultati che potrebbero essere implementati, con ulteriori intese in altri comuni, valorizzando e ampliando le esperienze e i risultati ottenuti.
Ci sono lavoratori occupati in tanti settori economici nevralgici del Paese, nei settori di cura alla persona e nei servizi, nei comparti turistici e commerciali, che a causa della pandemia hanno chiuso le serrande, in situazioni di vulnerabilità, non solo lavorativa, ma anche abitativa in alcuni casi, che potrebbero in questo momento – iscrivendosi nelle liste di collocamento pubbliche – sostenere il settore agricolo in difficoltà. Riteniamo inoltre utile coinvolgere anche le Agenzie di somministrazione che in questo momento hanno a disposizione parecchi lavoratori, destinati ad altri settori, che probabilmente a causa dell’emergenza sanitaria faranno fatica ad essere impiegati. In considerazione delle difficoltà economiche a cui andremo incontro dopo, la fase acuta dell’emergenza sanitaria, è indispensabile che ai lavoratori, al di là della provenienza e della cittadinanza, vadano garantite regole certe per il collocamento e l’applicazione integrale dei contratti collettivi di riferimento.
A parer nostro sono da evitare scenari in cui il probabile arrivo di lavoratori venga derubricato a problema di ordine pubblico, invece crediamo sia necessario che le autorità competenti (Prefettura, Protezione Civile e Comuni) agiscano di concerto per gestire le situazioni alloggiative, valutando di utilizzare in accordo con proprietari e associazioni di riferimento, posti letti destinati al turismo, ora non utilizzati, prevedendo un indennizzo, in modo da aiutare la ripresa, oltre a garantire presidi medici nelle zone di concentramento dei lavoratori stagionali. La stagione della raccolta si sta avvicinando, è quindi importante che si attivino da subito tavoli di confronto con tutti i soggetti coinvolti evitando che l’emergenza sfoci in un aumento di fenomeni come l’intermediazione irregolare di manodopera, lavoro irregolare o peggio ancora nel caporalato, con una conseguente concorrenza al ribasso tra lavoratori.
Per FLAI CGIL FAI CISL UILA UIL Piemonte è importante che si agisca al più presto per garantire la salute e sicurezza sui posti di lavoro e la regolarità contrattuale per tutti i lavoratori coinvolti.