Si è parlato anche di lavoro, sabato 20 ottobre, nella palestra del Comune di Montaldo Torinese, durante la conferenza organizzata dal sindaco del paese, Sergio Gaiotti, dal titolo: “Il rischio della libertà”, tema di grande rilevanza e attualità, affrontato da vari punti di vista e soprattutto in preparazione al Festival nazionale della Dottrina Sociale della Chiesa che si terrà sullo stesso argomento a Verona nei giorni 22 e 23 novembre 2018. All’incontro hanno partecipato docenti, professionisti e sindacalisti illustri, come Marco Bartoletti (imprenditore), Daniele Ciravegna (professore emerito di Economia), Dario Fontana (urologo e docente emerito) e la segretaria confederale Cisl, Giovanna Ventura. Le conclusioni sono state svolte da Mons. Adriano Vincenzi, Coordinatore del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa di Verona.
Nel suo intervento, la segretaria confederale della Cisl, Giovanna Ventura, si è soffermata in modo particolare sul tema: ‘Il lavoro è libertà’. “Ci sono parecchie forme degenerate di lavoro e condizioni di sfruttamento, come quella del caporalato che riduce in schiavitù – ha sottolineato Ventura -, la tratta delle prostitute e il lavoro nero. Tutte situazioni che limitano fortemente le libertà fondamentali dell’individuo”. Ventura ha ricordato che la Cisl è firmataria della proposta di legge promossa dalla Comunità di Papa Giovanni XXIII che ha l’obiettivo di combattere la tratta di esseri umani a scopo di prostituzione e lo sfruttamento. “Siamo sempre stati in prima linea anche nella lotta al caporalato – ha aggiunto Ventura – sostenendo fortemente la legge approvata dal Parlamento, che non ha risolto tutti i problemi, ma che ha dato una prima importante risposta, soprattutto di civiltà, a un fenomeno di enormi proporzioni. Quotidianamente la Cisl è impegnata anche sul fronte della lotta al lavoro nero, con l’obiettivo di contrastarlo e farlo emergere il più possibile”.
La segretaria confederale Cisl Ventura ha poi affrontato anche un altro aspetto dell’intreccio lavoro-libertà e cioè quello della partecipazione. Partecipazione intesa anche come libera scelta di aderire a un sindacato. “L’organizzazione sindacale – ha precisato Ventura – è una forma attiva di partecipazione. Da anni la Cisl propone un modello di partecipazione basato sulla democrazia economica in cui i lavoratori possono partecipare al rischio di impresa. E questo rappresenta anche una forma di libertà del lavoro perché produce lavoro e benessere collettivo e sociale, guida gli investimenti e il radicarsi dell’azienda nel territorio”. L’ultimo passaggio dell’intervento della segretaria nazionale Cisl ha riguardato il Reddito di cittadinanza proposto dal governo giallo-verde. “L’individuo, la persona, la famiglia – ha concluso Ventura – è libera se non è povera. Anche la povertà è un limite alla libertà. Insieme all’Alleanza contro la povertà, la Cisl ha chiesto e ottenuto il Rei (Reddito di inclusione) che punta sulla presa in carico delle persone e delle famiglie in povertà, per affrancarle e, quindi, renderle libere dalla povertà stessa. Il Rei rappresenta una opportunità per uscire da quella condizione. Il Reddito di cittadinanza è invece una forma di assistenza che non tiene conto degli aspetti di recupero delle persone in difficoltà e della loro graduale uscita dal disagio economico, sociale e culturale. Non è una ‘presa in carico’, ma dà soltanto un sostegno economico, accompagnando il cittadino-lavoratore verso il Centro per l’impiego che sicuramente non è nelle condizioni, in tutti i luoghi di Italia, di dare due o tre opportunità di lavoro. Perché? Semplicemente perché il lavoro manca e non si può certo inventare soprattutto in alcune aree del nostro Paese. Per questo occorre puntare sulla crescita e lo sviluppo, con misure e adeguati stanziamenti”.
Rocco Zagaria