La dirigenza medica nei nuovi contratti di lavoro. Futuro, cambiamenti e criticità: il convegno della Cisl Medici Piemonte con i segretari Cisl Grosso, Caretti e Ganga

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La dirigenza medica nei nuovi contratti di lavoro. Futuro, cambiamenti e criticità: il convegno della Cisl Medici Piemonte con i segretari Cisl Grosso, Caretti e Ganga

Il contratto collettivo nazionale di lavoro dell’area sanità, dirigenza medica e sanitaria; l’accordo collettivo nazionale della specialistica ambulatoriale; la previdenza nell’area sanitaria e il nuovo ruolo dello psicologo nel Sistema sanitario nazionale sono stati i temi al centro del convegno promosso dalla Cisl Medici Piemonte che si è svolto nella mattinata di sabato 23 novembre allo Starhotels Majestic,  a Torino, dal titolo: “La dirigenza medica nei nuovi contratti di lavoro. Futuro, cambiamenti e criticità“.
All’evento, dopo il messaggio di saluto inviato dall’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, sono intervenuti i segretari regionale e nazionale Cisl, Luca Caretti e Ignazio Ganga, che è anche il reggente nazionale della Cisl Medici, la segretaria generale della Cisl Medici Piemonte, Mariasusetta Grosso e i dirigenti ed esperti, Enzo Romano, Luciana Cois, Lorena Colonnello e Valeria Picchio.

“Abbiamo promosso questo convegno, che è stato anche un momento formativo per medici, medici-veterinari e professionisti della sanità, – ha spiegato la segretaria generale della Cisl Medici, Mariasusetta Grosso, introducendo i lavori  – per accendere il riflettori su temi come il rinnovo del contratto di lavoro, la specialistica ambulatoriale e la previdenza nell’area sanitaria. Con l’aiuto di dirigenti medici ed esperti, abbiamo cercato di capire in quale direzione sta andando il nostro sistema sanitario e in che modo si può uscire dalla situazione di emergenza che coinvolge anche la nostra regione. La sanità è il pilastro su cui si basa il benessere della nostra società, eppure, nonostante i nostri sforzi, ci troviamo di fronte a sfide significative che richiedono la nostra attenzione e il nostro impegno”.

Nei loro interventi, i relatori hanno toccato diversi aspetti della galassia sanità. Enzo Romano, Dirigente medico della Cisl Medici di Siracusa, ha parlato del contratto nazionale di lavoro dell’area sanità, della dirigenza medica  e sanitaria in un contesto in cui i finanziamenti per la sanità sono assolutamente insufficienti, aumentano le liste di attesa e cresce il malcontento dei cittadini, con il rischio che il sistema universalistico e solidale venga addirittura meno. Sulla specialistica ambulatoriale e territoriale e sul futuro di queste figure professionali, che sono indispensabili per il nostro servizio sanitario nazionale, è intervenuta Luciana Cois, Capo Coordinamento Specialistico Ambulatoriale della Cisl Medici di Cagliari. Sul ruolo dello psicologo del Sistema sanitario, alla luce del nuovo contratto di lavoro e su quello delle AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali), strutture che dovrebbero assicurare l’erogazione delle prestazioni territoriali coinvolgendo il medico di medicina generale, i pediatri, gli specialisti ambulatoriali e gli infermieri, ha invece relazionato Lorena Colonnello, Psicologa dell’Asl città di Torino e specialista ambulatoriale. Ha concluso la carrellata degli interventi, Valeria Picchio, operatrice del Dipartimento Previdenza, Riforme e Politiche contrattuali delle PA della Cisl confederale, che ha spiegato tutte le novità e le evoluzioni del sistema previdenziale italiano.

A seguire la tavola rotonda condotta da Rocco Zagaria, Responsabile ufficio stampa Cisl Piemonte, con tutti i relatori e i segretari regionale e nazionale Cisl, Luca Caretti e Ignazio Ganga. Il Segretario regionale della Cisl Piemonte, Caretti, ha parlato del tavolo aperto in regione sulle liste di attesa e sul nuovo Piano socio-sanitario regionale e delle difficoltà del sistema sanitario in Piemonte. “I medici – ha detto il Segretario generale della Cisl piemontese Caretti – diminuiscono negli ospedali e nel territorio. Il loro ruolo viene continuamente messo in discussione, con attacchi e aggressioni fisiche e verbali, con conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti: fuga dalla sanità pubblica e perdita di professionalità importanti. La carenza di personale medico e infermieristico non solo aumenta il carico di lavoro per i professionisti della salute, ma compromette anche la qualità delle cure fornite ai pazienti”.

Concludendo i lavori della giornata, il Segretario confederale Cisl e Reggente della federazione Cisl Medici, Ignazio Ganga, ha annunciato la convocazione di un tavolo, da parte del ministro della Salute, Orazio Schillaci, su sollecitazione proprio della Cisl Medici, per il 27 novembre prossimo. “Incalzeremo il ministro – ha affermato Ganga – su tutte le principali questioni aperte. Bisogna contrastare la fuga dei professionisti dal sistema sanitario nazionale e rafforzare l’indennità di specificità da allargare a tutti i professionisti sanitari, come primo strumento di intervento ma anche l’esigenza di dare un’immediata risposta riducendo i tempi dei rinnovi contrattuali per il triennio 2022-2024. Occorre, inoltre, procedere tempestivamente con un piano straordinario di assunzioni e in tal senso occorre superare definitivamente i vincoli ai tetti per il reclutamento del personale così come riteniamo che vadano superati gli attuali limiti posti alla contrattazione di secondo livello”. C’è, infine, soddisfazione da parte della Cisl per la conversione in legge da parte della Camera dei deputati del decreto, n. 137/2024 resosi necessario per contrastare i fenomeni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari. “La legge – ha concluso Ganga – recepisce alcune delle istanze da tempo sollecitate anche dalla nostra Organizzazione rafforzando le misure a tutela delle violenze al personale sanitario e socio sanitario. Fra i diversi interventi oggetto del provvedimento è importante per la Cisl la misura relativa alla flagranza con la previsione che l’arresto possa avvenire anche in flagranza differita”.

Rocco Zagaria

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