L’azienda ha comunicato ai sindacati e alle istituzioni locali la decisione di cessare la produzione entro giugno 2026.
La multinazionale britannica Diageo, leader mondiale nel settore delle bevande alcoliche, ha annunciato nei giorni scorsi la chiusura dello stabilimento di Santa Vittoria d’Alba, in provincia di Cuneo, entro giugno 2026. Nel sito produttivo, sede storica della Cinzano fino agli anni Novanta, lavorano 349 dipendenti, tra operai, impiegati, quadri e dirigenti. Dopo l’incontro con l’azienda, nel quale è stata comunicata la decisione di chiudere lo stabilimento e di cessare la produzione nel sito albese, le segreterie provinciali di Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e Ugl hanno subito indetto uno sciopero di otto ore per turno e promosso un presidio-assemblea fuori dalla fabbrica.
Al sit-in di protesta, oltre ai lavoratori, alle federazioni regionali Fai, Flai, Uila, Ugl e alle segreterie territoriali di Cgil Cisl Uil, hanno preso parte il presidente della Regione, Alberto Cirio, il sindaco di Alba, Alberto Gatto, e numerosi sindaci della zona. “Solo una minima parte della produzione di Santa Vittoria è destinata al mercato italiano” si è giustificata l’azienda, sottolineando “l’esigenza di focalizzare gli investimenti sui siti ritenuti strategici”. Lo stabilimento cuneese “è posizionato lontano dai principali mercati e ha dimensioni ridotte”, mentre “i mercati del Nord Europa possono essere più facilmente serviti dagli stabilimenti del Nord di maggiori dimensioni e tecnologicamente più avanzati”. Per i 350 lavoratori l’annuncio della chiusura del sito di Santa Vittoria d’Alba è stata una doccia fredda.
“Nell’informativa annuale del 19 novembre scorso – ha spiegato Antonio Bastardi, segretario generale della Fai Cisl Cuneo – l’azienda ci aveva prospettato diversi scenari: dalla continuità alla parziale ristrutturazione fino alla vendita. Qualche giorno fa è arrivata invece la comunicazione della chiusura definitiva entro giugno 2026. Una decisione che ci sconcerta. Un epilogo che non ci aspettavamo e che non accettiamo. Per questo, insieme ai lavoratori dello stabilimento, combatteremo per salvare i 350 posti di lavoro e il futuro delle loro famiglie”. Anche il segretario generale della Cisl Cuneo, Enrico Solavagione, che ha partecipato al presidio insieme al segretario generale della Fai Cisl Piemonte, Emilio Capacchione, ha portato il sostegno di tutta la Cisl ai lavoratori Diageo in sciopero. “Insieme alle istituzioni locali – ha detto Solavagione – faremo tutto il possibile per mantenere questa realtà imprenditoriale e produttiva sul nostro territorio. Le multinazionali devono smetterla di fare il bello e il cattivo tempo. Ci opporremo con tutte le nostre forze a questa decisione”.
Nella sua lunga storia, lo stabilimento albese, che era di proprietà della Cinzano fino agli anni ’90, ha attraversato diversi momenti difficili. Nel 2017, dopo la cessione del comparto vino a una multinazionale australiana, ha rischiato addirittura la chiusura. Il comparto imbottigliamento vino fu sostituito da nuove produzioni come la vodka Choc, il rhum Captain Morgan e parte dell’imbottigliamento della vodka Smirnoff, più le bevande Ready to drink. Ma gli investimenti promessi nel tempo si sono limitati soprattutto a interventi strutturali più che alla modernizzazione delle linee produttive. Così quest’anno è arrivato lo spostamento della produzione di un milione e mezzo di lattine negli stabilimenti inglesi.
Al tavolo di confronto tra le istituzioni e i rappresentanti dell’azienda, voluto dal presidente Cirio e che si è svolto venerdì 29 novembre al Grattacielo della Regione Piemonte, è arrivata la conferma da parte dell’azienda della chiusura irrevocabile del sito albese entro giugno 2026. “La decisione di chiudere – hanno fatto sapere in una nota le istituzioni piemontesi presenti al tavolo – è per noi irricevibile. Come nel 2017 siamo determinati a fare fronte comune per evitare la chiusura e garantire la continuità produttiva dello stabilimento e dei 349 posti di lavoro”. (Conquiste del Lavoro del 4 dicembre 2024)
Rocco Zagaria