Un migliaio di lavoratori della Tim hanno partecipato, martedì 13 dicembre, a Torino, alla manifestazione regionale promossa da Scl-Cgil, Fistel-Cisl e Uil Comunicazione nel giorno dello sciopero nazionale contro la disdetta del contratto integrativo aziendale e “una gestione aziendale rovinosa”.
“Io non sono un costo”: questo lo slogan della protesta che ha visto i lavoratori dirigersi in corteo dalla sede Rai di via Verdi in piazza Palazzo di Città, sede del Comune di Torino. Altre iniziative si sono svolte a Verbania e a Novara. Sono circa quattromila i lavoratori di Tim in Piemonte.
I sindacati dicono no a un piano di riorganizzazione fatto sulle spalle dei lavoratori di un gruppo “che chiude positivamente gli ultimi due trimestri, ma taglia i salari, con la cancellazione del contratto di secondo livello e premia i dirigenti.
L’azienda, ha più volte ribadito alle organizzazioni sindacali “la volontà dell’attuale management di salvaguardare il perimetro organizzativo e di gestire le eccedenze produttive attraverso processi di formazione e riqualificazione professionale che porteranno a un più efficace impiego delle competenze dei singoli, consentendo l’internalizzazione di attività ad alto valore aggiunto e il potenziamento delle attività legate al core business aziendale”.(r.z.)