“Secondo nostre stime, le infrastrutture in Piemonte muoverebbero circa 15 miliardi di euro e potrebbero creare in regione più di 50 mila nuovi posti di lavoro solo nell’edilizia e altre decine di migliaia nell’indotto. Un’occasione che il territorio piemontese non può perdere se vuole tornare ad essere competitivo, attrarre investimenti e agganciarsi allo sviluppo”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl Piemonte, Alessio Ferraris intervenendo oggi, sotto la Mole, al Convegno promosso da Cisl Torino e Piemonte dal titolo “Infrastrutture: Lavoro, Sviluppo e Tutela dell’Ambiente per Torino e il Piemonte” al quale sono intervenuti anche il presidente della regione, Sergio Chiamparino, e la segretaria generale Cisl, Annamaria Furlan.
Ad aprire i lavori, è stato il segretario generale Cisl Torino-Canavese, Domenico Lo Bianco. “Per imboccare la strada dello sviluppo – ha spiegato il numero uno della Cisl torinese – bisogna dire definitivamente ‘basta’ a veti e pregiudizi ideologici sulle grandi opere. La maggioranza gialloverde che è alla guida del Paese, deve guardare in faccia la realtà e capire che non si governa con i no, facendo melina o rinviando decisioni importanti che riguardano il futuro di tutti noi”. Lo Bianco si è detto dispiaciuto “dell’assenza, nonostante l’invito, di un importante soggetto e interlocutore istituzionale, come il Comune di Torino, e non solo della sindaca, non certo nuova a questi comportamenti, ma di qualsiasi altro esponente della Giunta comunale”.
Tra gli interventi più attesi quello del presidente della regione Piemonte, Sergio Chiamparino. “Bene fa Salvini – ha chiosato il governatore piemontese – ad andare al cantiere della Tav, a Chiomonte, io ci sono andato tante volte, anche in Francia, a Saint-Martin-La-Porte, l’importante è che si decida e che finisca questa pantomima che punta ad arrivare fino alle elezioni europee. Salvini faccia andare sul cantiere anche Toninelli e si decida al più presto”.
Dopo la tavola rotonda – moderata da Giuseppe Bottero, Vice Responsabile della redazione torinese de La Stampa – cui hanno preso parte il segretario Cisl Alessio Ferraris, il Commissario straordinario di Governo per la linea ferroviaria Torino-Lione, Paolo Foietta e il vicepresidente dell’Api Torino, Roberto Cottecchio – ci sono state le conclusioni della leader Cisl Annamaria Furlan.
“La Tav – ha sottolineato la segretaria generale Cisl – è un tema troppo importante per diventare un’arena politica. Il tema delle infrastrutture è nodale per collegare Nord e Sud del Paese, l’Italia con l’Europa. Il governo sblocchi l’intero pacchetto. L’analisi costi-benefici è tardiva e inutile per un’opera già avviata e stanziata. Una sorta di segreto di Fatima, nessuno la può vedere e sapere cosa contiene”.
Rocco Zagaria