Continua il percorso formativo della Cisl Piemonte sulla sicurezza e le politiche di genere nei luoghi di lavoro. Nel webinar dal titolo: “Salute e sicurezza nei posti di lavoro, il Genere fa la differenza…” si è parlato della legislazione regionale sulle politiche di genere.
“in questi anni – ha detto la segretaria organizzativa della Cisl regionale, Bruna Tomasi Cont, aprendo il webinar – abbiamo fatto insieme tanti passi avanti anche se non sono ancora sufficienti. L’arma più potente che abbiamo nelle nostre mani è quella di affrontare il problema della violenza contro le donne da un punto di vista culturale e coinvolgendo le nuove generazioni. E’ fondamentale fare capire ai giovani quanto sia sbagliata e inutile la violenza contro le donne. In Piemonte abbiamo organizzato diverse iniziative di sensibilizzazione nelle scuole ora purtroppo ferme per la pandemia. Bisogna far comprendere loro che la violenza non invincibile e ineluttabile e che si può sconfiggere”.
L’obiettivo della Cisl Piemonte è duplice: aiutare le donne vittime di violenza ad aprirsi, confidarsi per poter intervenire e aiutarle e far conoscere alle delegate e delegati la normativa di riferimento nazionale e regionale. I diversi moduli svolti nel percorso formativo iniziato nel 2019 hanno fornito ai partecipanti strumenti sia normativi che psicologici per poter intervenire nei luoghi di lavoro.
All’evento in videoconferenza, coordinato dalla responsabile Formazione della Cisl Piemonte, Monica Cat Genova, sono intervenuti il dirigente della Regione Piemonte, Vincenzo Cucco e la responsabile del settore Politiche per le Pari Opportunità, diritti e inclusione sempre della Regione Piemonte, Manuela Ranghino. I due relatori hanno parlato della legislazione regionale in materia di violenza di genere e discriminazioni (disciplinate dalle leggi regionali n. 4 e n. 5 del 2016) e Pari Opportunità, ma anche degli strumenti e delle risorse messe a disposizione dalla Regione Piemonte per le vittime di violenza e di discriminazione.
Nelle sue conclusioni la segretaria confederale Cisl, Daniela Fumarola, alla sua prima uscita ufficiale da segretaria nazionale in Piemonte, ha detto che: “Le troppe morti sul lavoro, le inammissibili violenze sulle donne e le ingiustificabili discriminazioni di genere sono una piaga nazionale da combattere e respingere con forza. Il lavoro per noi è vita e non morte, e per questo chiediamo a gran voce maggiori controlli verso quelle realtà lavorative più esposte a rischi e un coordinamento più efficace tra gli enti preposti”. La segretaria organizzativa della Cisl nazionale ha concluso il suo intervento parlando di pari opportunità. “Nel nostro paese – ha osservato Fumarola – il divario occupazionale di genere è ancora molto forte (peggio di noi in Europa fa solo Malta) e purtroppo il circuito produttivo italiano è ancora tanto discriminatorio. Servono più sinergie tra il mondo istituzionale e dell’associazionismo per affermare una nuova cultura della parità di genere”. R.Z.