“L’emergenza Covid ci ha cambiati profondamente. Ora siamo in un tempo di mezzo, in transito verso il futuro. Dobbiamo costruire un nuovo modello sociale ed economico che ci faccia stare insieme nel Paese, in Europa e nel mondo”: lo ha detto la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan, chiudendo i lavori del Consiglio Generale della Cisl Piemonte che si sono svolti oggi in videoconferenza.
“La pandemia – ha aggiunto Furlan – ci ha fatto riscoprire il valore della centralità del lavoro e la necessità della sua sicurezza. Non esistono vinti e vincitori, ma ognuno, a tutti livelli, deve assumersi le proprie responsabilità: dal governo centrale e quello regionale. Al Paese non interessano le beghe dei partiti, ma sicurezza sanitaria e certezza del lavoro in un clima partecipativo e di responsabilità. La Cisl ha idee e proposte per costruire il futuro insieme a tutti”.
Un intervento, quello di Furlan, che ha ripercorso gli ultimi difficili mesi dell’emergenza. “C’è stato un prima, c’è un durante (il presente) – ha ribadito la leader Cisl – e ci sarà un dopo. C’è stata, soprattutto nella fase acuta della pandemia, una riscoperta e un riposizionamento di valori fondamentali come quello dell’assistenza e della cura alle persone, dello stare insieme, giovani e anziani. E c’è stata una presa di coscienza della vulnerabilità del nostro sistema sanitario e sociale”. Furlan è anche tornata sugli “Stati Generali” voluti dal governo Conte. “Abbiamo partecipato – ha concluso la segretaria generale Cisl – per dare il nostro contributo, attraverso dieci proposte destinate all’esecutivo ma anche all’opinione pubblica. Contribuito che deve tradursi presto in atti concreti. Non sono ammessi ritardi. Il Paese non può più permetterseli. È il momento di rinnovare i contratti, mettere in campo investimenti tecnologici per salvaguardare il lavoro. Solo con l’innovazione e la contrattazione il nostro sistema economico potrà essere più produttivo e competitivo”.
Altri passaggi importanti del suo intervento sono stati dedicati alla scuola, con la ripartenza in sicurezza dell’anno scolastico e allo sblocco delle infrastrutture, anche immateriali e sociali, che valgono circa 130 miliardi di euro, ma secondo Furlan: “sempre in nome della legalità, della trasparenza e della sicurezza”.
La riunione del Consiglio generale Cisl Piemonte è iniziata con la relazione introduttiva del segretario generale Usr, Alessio Ferraris, preceduta dall’approvazione delle modifiche al Regolamento di attuazione dello Statuto proposte dalla segreteria organizzativa Bruna Tomasi Cont a nome della segreteria regionale.
Nel suo intervento Ferraris ha toccato vari temi, soffermandosi in modo particolare sulla situazione piemontese. “Non possiamo e non vogliamo dimenticare – ha esordito il segretario generale della Cisl piemontese – il prezzo alto che la nostra regione ha pagato in termini di contagi e di vite umane. Sono oltre 31 mila le persone risultate positive al virus e oltre 4 mila quelle che non ce l’hanno fatta e sono decedute. Da tutte le federazioni, e in modo particolare da quelle che erano in prima linea nella lotta al Coivid-19, c’è stata una grande risposta di compattezza e di unità per assicurare sostegno e soprattutto garanzie sul fronte della salute e sicurezza ai lavoratori. Nella nostra regione il virus ha aggravato le criticità esistenti e reso più vulnerabile il sistema produttivo e sociale”.
Ferraris ha anche ricordato il grande lavoro svolto dal sindacato a tutti i livelli. “Abbiamo saputo garantire stabilità sociale – ha concluso il segretario regionale Cisl – nonostante la doppia anima del governo centrale, attraversato al suo interno da spinte assistenzialiste e tentativi di vero rilancio. I cittadini rischiano, tra rinvii e contraddizioni, di pagare il prezzo di scelte mai fatte. C’è incoerenza sul codice degli appalti e molta preoccupazione per l’inizio del nuovo anno scolastico. Al Piemonte serve al più presto una riforma del sistema socio-sanitario che potenzi realmente la medicina territoriale, la rete dei servizi e preveda un piano di nuove assunzioni”.
Rocco Zagaria