“Globalizzazione significa difficoltà, rappresentata spesso dalle imprese che spostano le produzioni oltre il confine, ma anche opportunità di nuovi mercati, soprattutto per un Paese che sa coglierle. Affrontare queste opportunità come singolo Stato o affrontarle in una dimensione europea fa la differenza in termini positivi. In Italia c’è bisogno di unità tra le forze sociali di rappresentanza, politiche ed economiche. Non serve dividersi in questo momento. Occorre, invece, un patto finalizzato alla crescita e all’occupazione e serve una trasversalità generazionale perché è inutile e dannoso contrapporre le generazioni tra loro. Nel Def, che prevede uscite a debito di circa 26, 5 miliardi di euro, si scommette sulla crescita, ma ancora non è chiaro quali saranno le misure che faranno crescere il prodotto interno lordo. Occorre sostenere il cambio di passo dell’Unione europea, registrato negli ultimi tempi, in tema di crescita, occupazione, sviluppo e coesione sociale, nel tentativo di avvicinare sempre di più le istituzioni europee ai cittadini. E, infine, resta il nodo delle Infrastrutture che vanno sganciate dal Patto di Stabilità e il rifinanziamento – nel Def, però, non vi è traccia – di tutte quelle misure che erano state adottate dall’ultimo governo per aiutare le imprese nella nuova fase di evoluzione tecnologica denominata Industria 4.0″. Queste le parole del segretario generale della Cisl Piemonte, Alessio Ferraris, che è intervenuto – nell’ambito della due giorni di Susa sul futuro del cattolicesimo politico, promossa dalla “Rete Bianca Piemonte” – al dibattito: ‘Le sfide della società contemporanea: globalizzazione, democrazia e cultura’. Alla tavola rotonda hanno preso anche parte Giampiero Leo, Guido Bodrato, Alberto Chiara e Daniele Ciravegna.
“Due giorni di riflessione politica e culturale – hanno spiegato gli organizzatori dell’evento – per rilanciare, laicamente, la tradizione del cattolicesimo politico italiano e per riscoprire quel ‘civismo’ politico che resta una carta decisiva anche in vista delle prossime elezioni regionali piemontesi”. Al convegno di Susa, che si è tenuto presso la Casa San Francesco il 6 e 7 ottobre, sono intervenuti politici, intellettuali, giornalisti ed esponenti del mondo associativo e professionale. r.z.