La Cisl apprezza l’ingresso nel Cda del nuovo gruppo automobilistico Fca-Psa di due membri in rappresentanza dei lavoratori e si augura che anche altre aziende seguano questo modello partecipativo da sempre sostenuto dal sindacato e considera positive le rassicurazioni sul mantenimento degli stabilimenti. “È un fatto importante – sottolinea la segretaria generale, Annamaria Furlan – e davvero positivo che nel nuovo Cda del nuovo gruppo Fca -Psa sia previsto l’ingresso di due membri in rappresentanza dei lavoratori dell’azienda. Questo è il modello di democrazia economica che la Cisl ha sempre proposto per cambiare il modello capitalistico, nel segno della partecipazione dei lavoratori, per modernizzare le relazioni industriali, coinvolgendoli nelle scelte e nelle decisioni aziendali per alzare i salari, la produttività e la qualità”.
“Speriamo – ha aggiunto Furlan – che anche altre grandi aziende seguano questo modello partecipativo. Ed è importante che il nuovo gruppo industriale abbia chiarito che non ci saranno chiusure di stabilimenti, con un investimento in nuove tecnologie e servizi, per ridurre anche le emissioni di C02. Ci auguriamo che il confronto che si aprirà ora con il sindacato sia contraddistinto da una clima di condivisione del nuovo piano industriale in modo da rilanciare il settore dell’auto cosi fondamentale per il futuro produttivo ed occupazionale del nostro paese”.
Per il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli: “L’accordo tra Fca e Psa contiene le garanzie per tutti gli stabilimenti e la prosecuzione dei piani industriali già avviati. E’ di grande interesse la svolta verso la partecipazione dei lavoratori per cui da tempo la Cisl premeva sul vertice Fca. Nel prossimo cda vi saranno due rappresentanti dei lavoratori, uno per Psa e uno per Fca. Venerdì alle 14 a Mirafori approfondiremo i dettagli dell’accordo e avvieremo un percorso perché siano definite le garanzie di sviluppo e occupazione per i siti italiani. Nasce così il quarto gruppo costruttore di automobili al mondo e con una possibilità concreta di investire sulla nuova mobilità elettrica e a idrogeno e verso la guida autonoma. La scommessa partita a Pomigliano e Mirafiori nel 2010 continua, ci auguriamo che il Governo italiano si occupi di questa fusione che è una delle operazioni di politica industriale più grande degli ultimi 20 anni”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il neo segretario della Fim Cisl Torino-Canavese, Davide Provenzano: “L’accordo tra FCA e PSA – ha sottolineato Provenzano – mostra in questa fase iniziale importanti garanzie occupazionali e apre a un nuovo capitolo sulla partecipazione molto atteso dalla nostra organizzazione sindacale. Occorre ora proseguire con i piani industriali a difesa e rilancio dei siti torinesi. Come FIM Torino e Canavese approfondiremo presto i contenuti dell’intesa, monitorando costantemente l’evoluzione della fusione.” (Ansa)