“Credo che in questo momento il mondo abbia bisogno di tutto meno che dei messaggi che vengono da Trump. Abbiamo bisogno che l’ America torni ad essere portatrice positiva di equilibrio nel mondo. Stiamo pagando ancora oggi alcuni degli errori della politica americana di questi anni. Il linguaggio di Trump è tutto fuorché portatore di equilibrio e serenità, mentre il mondo ha bisogno di una ripresa di dialogo e di un messaggio di costruzione di pace”. Con queste parole Annamaria Furlan commenta le elezioni politiche USA che domani decideranno il prossimo Presidente degli Stati Uniti nella conferenza stampa a margine del Consiglio Generale Cisl Piemonte, che si è tenuto oggi nella sede di Via S. Anselmo a Torino.
Nel corso della seduta odierna, il segretario generale Alessio Ferraris ha aperto il percorso congressuale regionale che culminerà con il Congresso l’8 e 9 maggio 2017. Tanti sono i temi sociali da affrontare nel corso dei prossimi mesi. “In Piemonte siamo in presenza di numeri che indicano chiaramente le conseguenze di una recessione e di una debolezza della ripresa”, evidenzia Ferraris nella sua relazione introduttiva . E i numeri di questa “vulnerabilità sociale” parlano chiaro: l’80% della popolazione ha problemi occupazionali, il 17% della popolazione piemontese si colloca ben sotto la soglia della povertà, ed il 22% è rappresentato dai cittadini che vivono in nuclei con un reddito inferiore ai 1200 euro. “Il tasso di disoccupazione in Piemonte cala al 9,5% nel 2016, ma supera la media dell’Italia settentrionale di due punti, con il dato della disoccupazione giovanile che resta inchiodato al 28,6%, giovani spesso prigionieri di contratti precari senza prospettiva e di tirocini seriali senza formazione”, lamenta il sindacalista, senza dimenticare la crescita preoccupante della platea di chi non studia né lavora, i cosiddetti neet. “Abbiamo quindi la necessità di mettere in campo al più presto tutte quelle politiche passive finalizzate a lenire il disagio di coloro che stanno ancora subendo le conseguenze della crisi, insieme alle politiche attive per creare quelle condizioni che irrobustiscano la crescita, attraverso una formazione che risponda più efficacemente alle esigenze del mercato del lavoro”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti la Segretaria Generale della Cisl è subito entrata nel vivo del discorso, sottolineando la necessità di una riforma dell’Irpef. “Avere un sistema fiscale che renda più pesante le buste paga di lavoratori e pensionati è un fatto di equità. Abbiamo chiesto al Governo di applicare lo stesso metodo utilizzato per la riforma previdenziale, ossia un tavolo di confronto con chi rappresenta il 95% di quelli che pagano le tasse. Serve dialogare con le parti sociali per rivedere insieme questo fisco”. Riguardo poi al caso specifico di Equitalia, Annamaria Furlan ha osservato: “Vedremo nero su bianco quelle che sono le intenzioni e come si vuole procedere. I lavoratori di Equitalia hanno espresso in questi anni una grande professionalità, che non dovrà essere dispersa. Il tema vero è che non venga meno la capacità di fare una guerra vera all’evasione fiscale”. Altra questione di primo piano è l’Europa: “C’è bisogno di cambiare, condivido che Renzi voglia rimettere in discussione il fiscal compact che è la palla al piede alla ripresa economica dell’Italia e del continente. E’ assurdo che l’Ue, per pochi decimali, non tenga conto di fatti nodali, come i migranti o la ricostruzione e la messa in sicurezza delle zone colpite dal sisma. Un’Europa che non sa prendere atto dell’urgenza di questi temi è l’Europa che porta alle Brexit e a fenomeni di disgregazione.
Ai delegati e ai quadri della Cisl piemontese la segretaria nazionale ha rivolto parole di stimolo: “Come ha dimostrato oggi anche l’Istat, con l’accordo sulle pensioni recepito dalla manovra del Governo abbiamo portato ben 7 miliardi di euro alla nostra gente, rispettando l’impegno che avevamo preso due anni fa con i nostri delegati ed iscritti nelle tante manifestazioni che abbiamo fatto. Far stare meglio i pensionati con l’estensione della quattordicesima e l’allargamento della no tax area è una conquista che ci rende orgogliosi come sindacato. Avevamo detto che avremmo cambiato la pessima legge Fornero su aspetti non trascurabili, come tenere insieme tutte le generazioni e reintrodurre la flessibilità’ in uscita secondo il principio che non tutti i lavori sono uguali, e anche qui abbiamo raggiunto i primi risultati. Penso ai lavoratori edili che oggi stanno sulle impalcature, alle maestre d’infanzia, agli infermieri che lavorano sui turni in pronto soccorso: grazie a questo accordo potranno andare in pensioni a 63 anni invece che a 67 anni senza penalizzazioni. Abbiamo portato a casa anche interventi a favore delle pensioni dei giovani come rendere gratuito il cumulo dei contributi o il riscatto della laurea anche ai fini dell’anzianità. Sembravano tutte cose impossibili da fare e invece ce l’abbiamo fatta, ed è stata anche una risposta concreta ai populisti e a quanti predicano tutti giorni contro il sindacato e la coesione sociale”.
Furlan a Torino: “Dopo l’accordo sulla previdenza si apra un tavolo per la riforma del fisco”
Cisl Piemontevenerdì 11 Novembre 2016 / Regionale
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