Cgil Cisl Uil esprimono soddisfazione per il recepimento da parte del Parlamento degli emendamenti relativi all’estensione dell’indennità di malattia, dell’indennità di disoccupazione e del congedo parentale ai lavoratori frontalieri italiani negli otto paesi confinanti e limitrofi che non hanno sufficienti o adeguati strumenti di sostegno. I tre emendamenti che di seguito riportiamo, sono stati inseriti in un ordine del giorno a firma Alfieri (Pd), che impegna il governo a rendere esigibile la norma e le relative coperture per il successivo decreto di aprile.
Sono previsti, quindi, una indennità per i periodi di assenza per malattia (per quarantena equiparata all’assenza per malattia) qualora la stessa non fosse già prevista dalla legge o dai contratti di lavoro individuali o collettivi applicati dal Paese estero, in misura non superiore a quanto previsto per analoghi trattamenti applicati ai lavoratori che prestano la propria attività in Italia; la garanzia degli ammortizzatori sociali Naspi e Cassa integrazione in deroga per l’intero periodo dell’emergenza e l’estensione dell’uso del congedo parentale già previsto dal DPCM per i lavoratori in Italia.
“Esprimiamo apprezzamento per l’accoglimento degli emendamenti – dicono i coordinatori lavoratori frontalieri di Cgil Cisl Uil, Giuseppe Augurusa, Luca Caretti, Pancrazio Raimondo – che prevede misure di sostegno per gli italiani all’estero, nell’ambito dell’emergenza Covid 19, utili anche a nostro giudizio per intervenire in quelle situazioni di lavoratori transfrontalieri per periodi prolungati che hanno visto una forte contrazione della propria attività, quando non addirittura l’interruzione della stessa”.