Il confronto con la Regione e la Legge di Bilancio: questi i principali temi al centro della riunione in videoconferenza del Comitato Esecutivo della Cisl Piemonte di martedì 24 novembre. Nella sua lunga e articolata relazione, il segretario generale della Cisl Piemonte, Alessio Ferraris, ha fatto il punto sull’incontro, avvenuto qualche giorno prima, tra Cgil Cisl UIl regionali e il presidente della Regione, Alberto Cirio. Un confronto a tutto campo nel quale si è parlato in modo particolare dell’emergenza sanitaria in corso e dell’utilizzo delle risorse che arriveranno in Piemonte nell’immediato futuro. “La politica degli annunci – ha evidenziato Ferraris nel suo intervento – non ha prodotto in questi mesi risultati soddisfacenti. Per questo, come organizzazioni sindacali confederali, vista la grave situazione in cui versa la regione, abbiamo evidenziato la necessità di atti concreti e scelte condivise”.
Per la Cisl Piemonte affrontare l’emergenza vuol dire anche lavorare sulla prospettiva e in modo particolare per il dopo emergenza. Prima o poi gli ammortizzatori sociali e il blocco dei licenziamenti termineranno e bisogna arrivare pronti a quell’appuntamento, evitando il peggio sul piano occupazionale e sociale.
L’alleanza di scopo con gli industriali su, sanità formazione e politiche attive del lavoro e un confronto vero con la Giunta regionale sull’utilizzo di vecchi e nuovi fondi europei, compresi quelli Recovery Fund, con un ammontare complessivo di circa 16 miliardi di euro, possono essere il terreno comune da cui ripartire per costruire la ripresa e il rilancio della regione.
“Il tempo è scaduto – ha osservato Ferraris – e la nostra pazienza è finita. C’è bisogno di una netta discontinuità da parte della Giunta regionale su tutti i temi emersi dalla riunione degli Esecutivi unitari di Cgil Cisl Uil Piemonte di qualche settimana fa. Se la Giunta regionale non cambierà il suo approccio, Cgil Cisl Uil ne trarranno le conseguenze. Sulla Legge di Bilancio condividiamo il giudizio espresso dalla Confederazione anche nel corso dell’audizione in Parlamento”. R.Z.