” La situazione è molto critica, finora le persone hanno resistito ma i provvedimenti annunciati dal Governo devono arrivare concretamente sul territorio, altrimenti il rischio che la tensione salga c’è. Questa in sintesi la posizione espressa all’Agi da Cgil, Cisl e Uil del Piemonte sull’attuale impatto sociale del Covid ed un possibile acuirsi delle tensioni.
“Si sta lavorando parti sociali e datoriali per fare in modo che la situazione migliori – spiega il segretario della Cisl del Piemonte Alessio Ferraris – le maggiori criticità si riscontrano certamente sull’area metropolitana di Torino. Anche qui come nel resto d’Italia sono ancora molte le persone che non hanno ricevuto i soldi annunciati dai provvedimenti del governo ed a questi si aggiunge una platea importante di lavoratori disoccupati”. “A tutto questo – aggiunge Ferraris – in Piemonte c’e’ anche una particolare situazione sanitaria che richiede ancora attenzione e la preoccupazione, al momento però non c’è alcun elemento, è che possa esserci un ulteriore blocco delle attività se i dati del contagio dovessero crescere. Questo costituirebbe certamente una ulteriore grave criticità”. (AGI)