E’ stato sospeso ieri, 1 agosto, dopo l’intesa tra Amministrazione e Sindacati, lo stato di agitazione dei dipendenti dell’Ente Regione Piemonte. Tre le motivazioni alla base della protesta dei lavoratori: l’equiparazione economica dei circa 780 dipendenti delle ex province transitati all’Ente, la definizione della nuova disciplina sulle Alte Professionalità e Posizioni Organizzative, in conformità al nuovo Contratto nazionale del Comparto Funzioni Locali, e il nuovo modello di relazioni sindacali.
“Siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto – spiega Paola Galbiati, responsabile sindacale Cisl dell’Ente Regione – perché va nella direzione da noi auspicata e cioè verso la risoluzione di problemi posti con forza all’Amministrazione dalle rappresentanze sindacali. I vertici dell’Ente si sono impegnati a costituire un fondo risorse decentrate per l’anno 2018, comprensive degli stanziamenti per l’equiparazione economica, la retribuzione delle nuove Posizioni organizzative e Alte Professionalità e tutti gli altri istituiti economici contrattali del personale delle ex province. Inoltre, l’Amministrazione, oltre ad assicurare in futuro nuove e più proficue relazioni sindacali, si è impegnata a definire entro i termini previsti del Contratto nazionale la nuova disciplina delle Alte professionalità e delle Posizioni organizzative sulla base anche della micro-organizzazione delle strutture che verrà illustrata entro la metà del mese di settembre”. r.z.