La crisi che ha lungamente attanagliato le migliaia di imprese artigiane piemontesi nel corso dell’ultimo ventennio, ha visto l’EBAP impegnato nel sostegno al reddito dei quasi 50.000 dipendenti delle imprese in crisi che, sprovvisti sino a poco tempo fa di un proprio ammortizzatore sociale, hanno percepito complessivamente circa 12 milioni di euro da parte dell’ente. Sostegno anche alle imprese. Nel corso del 2019 quasi 500.000 euro sono stati destinati alle imprese aderenti attraverso specifiche prestazioni.
La pandemia del Coronavirus ha rappresentato l’ennesimo banco di prova per il principio solidaristico su cui si fonda la bilateralità artigiana piemontese, attraverso cui sono già stati distribuiti ben oltre 17 milioni di euro a circa 50 mila lavoratori dipendenti delle oltre 15 mila imprese artigiane che hanno fatto ricorso alla cassa integrazione – FSBA – che dal 2016 opera a favore del sistema artigiano.
“Il principio della solidarietà non è mai stato messo in discussione – commenta Adelio Ferrari presidente dell’EBAP. Anche nei periodi più duri e pesanti per la nostra economia, EBAP non ha mai fatto mancare il proprio contributo concreto e costante. Anche oggi vogliamo esprimere la nostra solidarietà attraverso questo contributo di 20 mila euro che affidiamo alla Caritas attraverso l’Arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia”.
“In aggiunta alle prestazioni ordinarie, abbiamo messo in campo interventi economici straordinari coerentemente con la straordinarietà dell’evento che stiamo ancora oggi vivendo – aggiunge il Vice Presidente Donato Spinazzola. Tra questi, il sostegno ai tanti lavoratori che hanno fatto ricorso ai congedi parentali, senza dimenticarci dell’impegno solidale dell’EBAP attraverso un contributo di 40.000 euro a favore delle nuove povertà e al sostegno delle famiglie per effetto Covid-19, di cui i primi 20.000 vengono donati alla Caritas per un progetto specifico e ulteriori 20.000 ad altra associazione”.
Nelle parole di ringraziamento dell’Arcivescovo Cesare Nosiglia per il contributo ricevuto, un ricordo particolare alle tantissime imprese artigiane che hanno voluto caparbiamente salvaguardare i posti di lavoro senza ricorrere a soluzioni occupazionali traumatiche. I 20 mila euro ricevuti confluiranno in un fondo già attivo nel sostegno delle tantissime persone in difficoltà per gli effetti sociali indotti dalla pandemia, tra cui piccole attività non ricomprese negli aiuti istituzionali.