Si è svolto oggi a Roma il Consiglio Generale della Cisl, con all’ordine del giorno l’analisi politico-sindacale alla luce degli emendamenti governativi alla Manovra, il recepimento dei documenti approvati in Assemblea Organizzativa e l’integrazione e il rafforzamento della segreteria nazionale. Il parlamentino cislino ha provveduto ad eleggere due nuovi segretari confederali nazionali nelle persone di Mattia Pirulli, attuale segretario generale nazionale della Felsa, la Federazione che rappresenta i lavoratori somministrati, autonomi e atipici, e Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche.
Oltre alle integrazioni, su proposta di Luigi Sbarra, il Consiglio Generale ha deliberato l’istituzione del Segretario Generale Aggiunto, eleggendo nel ruolo all’unanimità Daniela Fumarola, che ricopre dal 2019 l’incarico di segretaria organizzativa confederale e segue altre deleghe come quella del mercato del lavoro. Fumarola, tarantina, classe 1966, prima di assumere responsabilità nazionali è stata segretaria della struttura confederale di Taranto, poi di quella di Puglia. Più recentemente è stata reggente della Federazione nazionale dei Pensionati.
“Vogliamo governare il cambiamento – ha detto il leader Sbarra nella sua relazione introduttiva – rafforzando la prossimità, riconoscendo nelle trasformazioni in cui siamo immersi sia i rischi, sia le opportunità di una evoluzione solidale, sussidiaria, partecipativa, del modello di sviluppo. La direzione in cui andremo dipende in buona parte dalla capacità di costruire nella concordia, attraverso il coinvolgimento delle rappresentanze sociali responsabili. L’orizzonte di impegno della Cisl richiede oggi anche di integrare e rafforzare la squadra della Segreteria Confederale”. La riunione del Consiglio generale è stata anche occasione per recepire i documenti approvati dall’Assemblea Nazionale Organizzativa del 5 e 6 dicembre, a conclusione di un percorso che ha coinvolto le strutture territoriali e le Federazioni della Cisl negli ultimi mesi.
Nel suo intervento Luigi Sbarra ha ribadito come la Legge di Bilancio, “nonostante le limitate risorse, concentri le dotazioni su misure di coesione, in linea con quanto rivendicato dalla Cisl ai tavoli di trattativa e nelle mobilitazioni di questi mesi. Le modifiche apportate dagli emendamenti governativi contribuiscono a sanare alcune criticità, ma bisogna andare avanti, dare continuità al confronto sociale per affrontare le principali questioni dell’Agenda ’24, a partire dalla riforma del sistema pensionistico, da una nuova politica dei redditi, investimenti e riforme che assicurino stabilità, qualità e protagonismo al lavoro, una nuova politica industriale”, ha sottolineato Sbarra. “Occorre concentrarsi su sanità, scuola, pubblico impiego, rinnovando i contratti, assumendo e stabilizzando il precariato storico, rilanciando il welfare, contrastando la povertà e sostenendo la non autosufficienza. Fondamentale, inoltre, far evolvere le relazioni industriali in senso partecipativo, nel solco della proposta di legge di iniziativa popolare della Cisl. Su questa road map- ha incalzato Sbarra- chiamiamo Governo, imprese e altri sindacati ad aprire un perimetro comune, verso un nuovo e moderno Patto per la crescita, la coesione e il lavoro”. (Da Cisl.it)