2 Giugno: Abbazia di Lucedio – Vercelli
Sempre in provincia di Vercelli un altro itinerario possibile è quello del Principato di Lucedio con la famosa Abbazia.
Sempre in provincia di Vercelli un altro itinerario possibile è quello del Principato di Lucedio con la famosa Abbazia (consultare il sito ufficiale per la prenotazione).
L’Abbazia è aperta al pubblico tutti i giorni su prenotazione. La visita comprende la Sala dei Conversi, la Sala Capitolare, il Chiostro, il Refettorio e la Galleria. Oltre alla parte medioevale, è anche possibile visitare l’Azienda Agricola di Lucedio e conoscere tutte le fasi della coltivazione e produzione del riso.
È possibile abbinare alla visita una degustazione dei prodotti tipici del territorio (i famosi risotti di Lucedio!).
Le degustazioni si organizzano su prenotazione per un minimo di 15 partecipanti.
Nel punto vendita aziendale “Tentazioni di Riso” è possibile acquistare l’intera gamma delle specialità del Principato di Lucedio: risi classici e risi particolari, paste di riso, paste di farro, farine, legumi e dolci.
Per le visite guidate pubbliche domenicali all’Abbazia, senza obbligo di prenotazione e di numero minimo di partecipanti, consultare la disponibilità cliccando qui.
Col passare del tempo, grazie alla strategica posizione geografica lungo la Via Francigena, l’Abbazia divenne un fiorente centro di potere economico e politico: ben tre furono i Pontefici che la visitarono. L’Abbazia di Lucedio fu fondata nel 1123 dai monaci Cistercensi che bonificarono il territorio introducendo all’inizio del ’400 – primi in Italia – la coltivazione del riso.
Lucedio fu anche motivo di scontro tra casate dinastiche italiane: passata dai Gonzaga ai Savoia, l’Abbazia divenne proprietà di Napoleone all’inizio ’800.
Successivamente passò al marchese Giovanni Gozani di San Giorgio, antenato dell’attuale proprietaria, la contessa Rosetta Clara Cavalli d’Olivola Salvadori di Wiesenhoff.