Nella mattinata del 26 settembre si è svolto in videoconferenza un nuovo incontro del Coordinamento Politiche Sociali della Cisl Piemonte.
Particolarmente ricco l’ordine del giorno, che prevedeva l’aggiornamento periodico sui tavoli di confronto con la Regione Piemonte, l’illustrazione del Piano Triennale regionale sull’invecchiamento attivo e un primo sguardo al Piano Nazionale sulla Non Autosufficienza per gli anni dal 2022 al 2024.
Nella parte introduttiva della mattinata il Segretario FNP Francescantonio Guidotti ha illustrato il percorso che partendo dalla Legge Regionale sull’invecchiamento attivo sta portando finalmente all’approvazione del piano triennale. I vari passaggi hanno sempre visto l’intervento e la collaborazione delle organizzazioni sindacali. Anche in futuro il Sindacato parteciperà ai tavoli tecnici che elaboreranno i piani annuali per rendere finalmente operativa la Legge.
Per quanto riguarda invece il Piano Nazionale sulla Non Autosufficienza, sono stati sottolineati alcuni aspetti di innovazione rispetto al passato che, unitamente all’incremento del Fondo Nazionale dedicato, permettono di guardare al futuro con qualche cauta speranza.
Ha poi preso la parola il Segretario Generale Aggiunto della Cisl Piemonte Luca Caretti, che ha aggiornato i partecipanti riguardo alle recenti difficoltà occorse nel confronto con la Regione Piemonte, in particolare sul tema delle Residenze per Anziani (cliccando qui è possibile leggere il comunicato stampa congiunto CGIL-CISL-UIL del 19 settembre). I ragionamenti del coordinamento si sono poi allargati ai temi della sanità, tornando anche sui fondi in arrivo grazie al PNRR. “Dopo dieci anni di tagli, non si può pensare che il sistema ripartirà immediatamente”, sostiene Caretti, “Ma la direzione da intraprendere deve essere ben chiara: centralità del settore pubblico e centralità della sanità territoriale”.
Il dibattito che è seguito, partecipato e coinvolgente, ha dimostrato una volta in più come tematiche quali la non autosufficienza, l’invecchiamento attivo, la sanità territoriale e la residenzialità per anziani debbano avere una rilevanza sempre più centrale nell’azione sindacale. p.a.