All’evento promosso da Cisl e Ial nazionale hanno partecipato i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di Cisl Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta
“Continua il nostro impegno sindacale per diffondere e sviluppare la cultura della prevenzione su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. L’assemblea interregionale che si svolge oggi, a Torino, rientra nella campagna di sensibilizzazione e tra le iniziative di mobilitazione avviate dalla Cisl, a ogni livello, sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Riteniamo fondamentale mettere in campo tutte le forme e gli strumenti utili per preservare e difendere l’incolumità di chi lavora e per evitare morti e incidenti negli ambienti di lavoro che nel nostro paese hanno raggiunto livelli inaccettabili. Per questo fa bene la Cisl ad affrontare il tema della salute e sicurezza a 360 gradi e cioè da un punto di vista politico, tecnico e organizzativo”. Con queste parole, parlando anche a nome dei segretari regionali Cisl Liguria e Cisl Valle D’Aosta, Paola Bavoso e Jean Dondeynaz, presenti all’iniziativa di Torino, il segretario generale Cisl Piemonte, Luca Caretti, ha concluso i lavori dell’assemblea interregionale su salute e sicurezza, che sì è svolta ieri all’hotel Concord del capoluogo regionale.
All’evento, dal titolo “Conoscere per prevenire e tutelare”, promosso da Cisl e Ial nazionale, hanno partecipato circa 150 persone, tra rappresentanti lavoratori sicurezza (Rls/ Rlst/Rlssp), operatori e dirigenti delle Cisl di Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta. Aprendo i lavori dell’Assemblea torinese, il segretario confederale Cisl, Mattia Pirulli, ha illustrato gli obiettivi strategici e il piano di interventi Cisl.
“Abbiamo dato vita a una road map su salute e sicurezza per continuare a tenere alta l’attenzione su questi temi – ha detto il segretario confederale Cisl Mattia Pirulli, nel suo intervento video introduttivo – e per creare momenti informativi, formativi e di conoscenza per tutti i nostri rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza nel delicato e prezioso ruolo che sono chiamati a svolgere nel posto di lavoro e nel territorio. La nostra mobilitazione, che coinvolge da mesi tutto il Paese, ha già prodotto importanti risultati anche se molto rimane da fare. Per questo continueremo ad incalzare il governo sulle nostre rivendicazioni”.
Delle novità legislative in materia e degli impatti sul ruolo e gli strumenti dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza ha parlato invece la responsabile nazionale Cisl Salute e Sicurezza sul Lavoro, Cinzia Frascheri. “Non dobbiamo soltanto soffermarci sull’emergenza e sulle grandi stragi sul lavoro – ha ribadito Frascheri – ma anche sul ruolo della rappresentanza sindacale, promuovendo conoscenza e competenza. Non si possono certo avere tutte le risposte, ma bisogna essere un punto di riferimento per ricevere indicazioni e proporre soluzioni nelle realtà lavorative”.
L’iniziativa torinese è stata anche l’occasione per illustrare, a cura di Claudio Arlati di Ial nazionale, l’indagine sui modelli partecipativi aziendali e territoriali per la salute e la sicurezza sul lavoro, in collaborazione con Inail, Politecnico di Milano, Fondazione Di Vittorio, Università di Perugia e Cgil Cisl Uil nazionali, e per presentare e distribuire a tutti i presenti un questionario sul ruolo dei rappresentanti per la sicurezza di posto di lavoro e territoriale.
Dalla ricerca, aggiornata al 2017, emerge, tra l’altro, che il profilo tipico del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (rls) è quella di un operaio o impiegato maschio, italiano, di circa 48 anni, con un diploma di scuola media superiore. In media i rls hanno un’esperienza nel ruolo di circa 6 anni. (Da Conquiste del Lavoro del 23 aprile 2024)
Rocco Zagaria