Conferenza organizzativa Cisl Piemonte: il dibattito

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Conferenza organizzativa Cisl Piemonte: il dibattito

Dodici interventi hanno animato la Conferenza spaziando su molti temi.

Riccardo Sammartano (Adiconsum Piemonte) ha sottolineato l’importanza della condivisione delle buone pratiche portando l’esempio della convenzione sottoscritta con l’Univesrità per avviare degli stage e suggerendo la possibilità di riprendere il collegamento con il servizio civile.

Andrea Paoloni dello staff CAF Cisl nazionale ha messo in evidenza la necessità di curare un’accoglienza unica e qualificata, supportata da un’adeguta tecnologia.

Agostino Demichelis (Presidente APS Torino) ha presentato la mostra “Nel solco della vita” organizzata con Fnp Torino Canavese e allestita nella sede della Conferenza Organizzativa in una delle sue tappe itineranti. Con lo slogan “Da soli a solidali” il tentativo è quello di rappresentare la condizione degli anziani con un linguaggio diverso, la fotografia, che trasmetta il senso del contrasto alla solitudine.

Cristiano Montagnini (Fisascat Piemonte) ha messo al centro il binomio contratti-fisco, auspicando anche il completamento della riorganizzazione interna alla Cisl con l’accorpamento delle categorie.

Donatella Piazzale (Inas Piemonte) ha rimarcato come il Patronato sia parte del sindacato: “L’azione sindacale rimane centrale, ma la relazione si instaura spesso attraverso i servizi che devono attuare una vera presa in carico della persona.

Emilio Capacchione (Fai Piemonte Orientale) ha detto: “La nostra categoria è già inserita nelle periferie del lavoro, perchè nel settore agricolo c’è molto precariato. Prossimità del territorio significa inclusione”.

Sergio Crosa (Ufficio Formazione Cisl Piemonte) ha proposto di puntare maggiormente sulle piattaforme di formazione a distanza e di sistematizzare l’anagrafe di chi partecipa ai corsi.

Giancarlo Lorenzi (Femca Piemonte) si è soffermato sui temi interni, auspicando una maggiore integrazione tra le categorie e con la Confederazione. Un ulteriore passo in avanti sarebbe la definizione di unico Regolamento valido per categorie, confederazioni e servizi.

Iginio Maletti (Fim Piemonte Orientale) si è espresso per una accoglienza “unica”, ringraziando i pensionati che presidiano le sedi periferiche: “Dall’esterno la Cisl è percepita come una cosa sola, quindi le distinzioni sono interne, dobbiamo cercare di superarle”.

Michele De Bonis (Femca Piemonte Orientale) ha sottolineato l’importanza della collaborazione con il Centro Innovazione regionale, evidenziando come le nuove strategie legate all’informatizzazione siano fondamentali nell’esercizio dell’azione sindacale.

Nadia Mazzieri (Anolf Piemonte Orientale) ha ribadito l’importanza di mettere le periferie al centro dell’attenzione, mentre la politica le abbandona, e di intendere l’accoglienza come un atteggiamento di apertura e inclusione sociale.

Luca Mellano (Fist Cuneo), d’accordo nel riconoscere l’accoglienza come determinante, ha rilevato la necessità di non confondere il servizio con il ruolo del sindacato, facendo emergere anche lo spreco di risorse umane all’interno dell’organizzazione, perchè non sempre le persone sono valorizzate secondo le loro competenze.

Sergio Didier (CAF Cisl Piemonte) ha presentato le buone pratiche messe in campo: delegato polivalente, call center Caf anche per Inas, bilanci e buste paga delle categorie seguiti da SSPP nella direzione di una maggiore integrazione del sistema CISL.

Sergio Melis (FP Alessandria-Asti) ha rimarcato la correlazione stretta tra supporti informativi e strategie operative e la funzione aggregativa da esercitare negli spazi delle periferie.

 

 

 

 

 

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