Cisl Cisl Uil Piemonte su “Allontanamento zero”

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Cisl Cisl Uil Piemonte su “Allontanamento zero”

Sono trascorsi due anni dalla prima presentazione da parte della Giunta Regionale del DDLR 64 “Allontanamento zero: Interventi a sostegno della genitorialità e norme per la prevenzione degli allontanamenti” e oggi come allora CGIL CISL UIL Piemonte esprimono perplessità e forte preoccupazione in relazione ai contenuti del provvedimento. Malgrado alcuni aggiustamenti nel testo riteniamo che permangano nella sostanza elementi fuorvianti poco adattabili alla realtà del sistema di protezione e garanzia per i minori definito dalla normativa nazionale.

Continuare a parlare di “Allontanamento zero” sembra prospettare una ricetta unica attraverso la quale tutti i minori in difficoltà possano trovare soluzioni all’interno del proprio nucleo famigliare. Ogni caso è a sé e richiede competenze professionali per definire una progettualità finalizzata alla tutela del minore. In realtà possono emergere condizioni pregiudizievoli di grave entità che richiedono misure protettive appropriate nei confronti dei minori coinvolti, come l’allontanamento, sempre disposto da un Tribunale.

La sola risposta di natura economica, che necessita di specifici stanziamenti e disponibilità economiche, che non vediamo previste né in bilancio né indicate nel provvedimento, in alcuni casi non è sufficiente ad alleggerire situazioni di convivenza a rischio, sia per la crescita ed il benessere dei bambini,  sia per sostenere le famiglie nel percorso di  recupero della loro capacità genitoriale.

È necessario che la Regione promuova  e supporti politiche integrate nei vari ambiti che compongono il sistema di welfare, allo scopo di contrastare efficacemente le condizioni che possono essere alla base del disagio delle famiglie

Il Piemonte paga più delle altre Regioni la carenza strutturale del personale, sono necessari piani di assunzioni e formativi del personale per assistenti sociali (ormai ridotti  all’osso), neuropsichiatri infantili, psicologi, fisioterapisti, neuropsicomotricisti, logopedisti, educatori professionali, per valorizzare il sistema dei servizi sociali e sanitari.

CGIL CISL UIL Piemonte ritengono che su questo tema sia importante non agire con pregiudizi ideologici o con giudizi ingenerosi nei confronti dei professionisti pubblici che operano nel settore, ma viceversa sia necessario coinvolgere tutti i soggetti che operano quotidianamente nel settore, utilizzando appieno le risorse Nazionali e le risorse regionali, che vanno implementate, monitorando costantemente la situazione.

 

CGIL Piemonte                           CISL Piemonte                       UIL Piemonte

 

 

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