“Il tavolo regionale sul caporalato, avviato oggi in Regione, è un primo e importante passo contro lo sfruttamento e condizioni disumane di lavoro presenti anche nella nostra regione, anche se il cammino verso la legalità e l’eliminazione del fenomeno è ancora lungo. Servono azioni di contrasto e di accoglienza congiunte e condivise tra tutti i soggetti”. Questo il commento del segretario generale della Cisl Piemonte, Luca Caretti, al termine dell’incontro in Regione su caporalato e caldo sul lavoro. “Per questo la Cisl – aggiunge – ha lanciato alcune importanti proposte tra cui la costituzione di Osservatori territoriali, che oltre a fare rete per l’accoglienza, come nel ‘modello Saluzzo’, abbiano il compito di raccogliere segnalazioni sul ‘modello Torino’ per la salute e sicurezza nei posti di lavoro. Come forma di contrasto auspichiamo anche una certificazione regionale per la sostenibilità lavorativa, coinvolgendo le aziende e imprese agricole della regione”. Sul problema caldo che si registra in modo particolare in settori come l’agricoltura, i vivai e i cantieri edili, Caretti ha parlato di “emergenza assoluta a cui dare risposte tempestive e idonee, coinvolgendo soprattutto le parti interessate, imprese e sindacati di categoria, in grado di agire immediatamente nel contesto lavorativo per sospendere l’attività in caso di necessità. Bene quindi l’ordinanza regionale proposta dal presidente Cirio che dovrebbe dare risposta a tutti quei lavoratori esposti direttamente al sole e con attività fisica intensa”.
Caretti (Cisl): “Tavolo regionale su caporalato primo passo, ma il percorso è lungo. Su emergenza caldo bene l’ordinanza regionale”
Cisl Piemontemartedì 30 Luglio 2024 / Focus
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