Assegnato oggi in occasione della 77ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de La Biennale di Venezia il premio collaterale “Persona Lavoro Ambiente”, ideato dalla federazione agroalimentare e ambientale della Cisl. Al film iraniano “Dashte Khamoush” (Terra desolata) di Ahmad Bahrami il primo riconoscimento; menzioni speciali a “Śniegu już nigdy nie będzie” (Non cadrà più la neve), “Kitoboy” (Il ragazzo delle balene) e “Dorogie Tovarischi!” (Cari compagni). Proiezione in sala per il docufilm “Siamo qui da vent’anni” (Italia, 2020, 48’). Realizzato dall’Anolf Cuneo. Presente all’evento anche una delegazione piemontese guidata dal segretario generale Ferraris
Si è svolta oggi presso lo Spazio Incontri Venice Production Bridge, nell’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, la consegna del Premio Collaterale “Persona Lavoro Ambiente”, ideato dalla Fai Cisl e dalla sua Fondazione Studi e Ricerche in occasione della 77ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de La Biennale di Venezia.
Il riconoscimento è andato al film “Dashte Khamoush” (Terra desolata) di Ahmad Bahrami (Iran, 2020, 103’). A motivare la scelta è stata la stessa giuria del premio, composta dal sociologo Ludovico Ferro, il regista internazionale teatrale e cinematografico Alessio Nardin, la giornalista di Forbes Susanna Tanzi, il Capo Ufficio Stampa della Fai Cisl Rossano Colagrossi e l’esperto di cinema Luca Zamparini, della City University of New York: “Il film narra la quotidianità di un mattonificio in un luogo remoto, ma partendo da uno spaccato di vita molto specifico riesce a descrivere criticamente gli elementi essenziali e archetipici delle relazioni che si instaurano in tutte le relazioni lavorative, toccando corde universali e temi di grande attualità, come il rapporto tra imprenditore e lavoratore o tra intermediari e subordinati, la rappresentanza, lo sfruttamento, il legame tra il lavoro e la dignità della persona”. L’opera ha convinto la giuria non solo sul piano tematico, ma anche grazie a una “precisa costruzione narrativa che si abbina ad un uso magistrale dell’inquadratura e dei movimenti di camera, della fotografia, del suono”.
Per la menzione speciale sul tema dell’ambiente sono stati scelti due film ex aequo: “Śniegu już nigdy nie będzie” (Non cadrà più la neve) di Małgorzata Szumowska e Michał Englert (Polonia, Germania, 2020, 115’) e “Kitoboy” (The Whaler Boy) di Philipp Yuryev (Russia, Polonia, Belgio, 2020, 94′). Il primo ha colpito per aver affrontato il discorso ambientale in modo originale e poco scontato: “A partire dal disastro di Chernobyl, il tema ecologico si lega a una tematizzazione indirizzata su diversi piani della condizione umana e sociale per poi emergere con forza nel finale, a completamento di una pregevole costruzione comunicativa in grado di elevare il racconto per immagini a pura forma artistica”, hanno affermato i componenti della giuria.
Mentre il secondo, “Kitoboy”, si è distinto “per aver narrato in maniera compenetrata le dimensioni dell’ambiente naturale e dell’ambiente sociale”, affrontando i temi della sostenibilità ambientale di alcune attività umane, della globalizzazione della comunicazione, della disparità nella distribuzione delle risorse economiche e sociali.
La menzione speciale sul lavoro è andata invece a “Dorogie Tovarischi!” (Cari compagni), di Andrei Konchalovsky (Russia, 2020, 120’). Il film ha conquistato la giuria per aver affrontato un evento storico legato al mondo del lavoro, cioè l’organizzazione e la repressione di uno sciopero nella Russia dopo l’era Stalin, “per affrontare i temi della libertà, della democrazia, dell’autorità, attraverso i filtri delle relazioni familiari ed affettive”.
A consegnare i premi alle delegazioni presenti sono stati il Segretario Generale della Fai Cisl Onofrio Rota, il Presidente della Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche Vincenzo Conso e il Presidente della giuria Ludovico Ferro.
L’evento di premiazione è stato anche l’occasione per proiettare al pubblico della Mostra il docufilm “Siamo qui da vent’anni” (Italia, 2020, 48’). Realizzato dall’Anolf Cuneo, con il contributo del Consorzio delle ONG Piemontesi, della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, della Fai Cisl e della Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche, nell’ambito del progetto europeo “Frame, Voice, Report”, il documentario racconta la vita di alcune comunità di immigrati divenute da tempo fondamentali nella produzione di tante eccellenze agroalimentari piemontesi, in particolare nella provincia di Cuneo. Hanno partecipato all’evento anche il regista del docufilm, Sandro Bozzolo, i Presidenti di Anolf Cuneo, Piemonte e Venezia, Roger Davico, Paolo Pozzo e Massaer Diane, rappresentanti della Fai Cuneo e della Fai Veneto, il segretario generale della Cisl Piemonte, Alessio Ferraris, il Console della Macedonia del Nord Vitanov Stojan, e i segretari nazionali della Fai Cisl: Mohamed Saady, Raffaella Buonaguro e Patrizio Giorni.
Uffico Stampa Fai Cisl nazionale