Sindacati confederali perplessi dopo l’incontro congiunto con gli assessori regionali Alberto Valmaggia e Antonio Saitta sul tema amianto.
Cgil Cisl Uil del Piemonte, nel quadro della mobilitazione nazionale per riportare all’attenzione di governo ed Enti locali il tema dell’Amianto, hanno incontrato il giorno 12 novembre, gli assessori all’Ambiente e alla Sanità.
I dati nazionali stimano in circa 1500 i casi/anno di mesotelioma e altri 1500 i tumori polmonari riconducibili alle fibre, con una incidenza in Piemonte di un caso su quattro, nettamente al di sopra della media nazionale. L’Arpa regionale stima inoltre in 60 milioni di metri quadri la quantità di amianto da rimuovere.
“Abbiamo sollecitato la Regione – spiegano i segretari regionale di Cgil Cisl Uil Elena Ferro, Gianni Baratta, Francesco Lo Grasso e Domenico Paoli – sull’individuazione dei siti di stoccaggio dell’amianto rimosso, sulla bonifica degli edifici pubblici, sulla sorveglianza sanitaria e su una maggiore attenzione all’elaborazione dei dati sui tumori polmonari derivanti dalle fibre”.
Sul fronte sanitario Cgil Cisl Uil regionali apprezzano il percorso avviato per realizzare in Piemonte un centro d’eccellenza sulla ricerca del mesotelioma (IRCS) ed esprimono dubbi sulla difficoltà di reperire risorse per finanziare la bonifica degli edifici pubblici, delle scuole e di quelli privati. Eppure, il Piemonte è stata la prima Regione a dotarsi di un Piano regionale sull’Amianto, vantando ottime professionalità nel campo dell’assistenza ai malati, nella ricerca e nella raccolta dei dati che alimentano il Registro Nazionale dei Tumori.
“Nei prossimi giorni incontreremo anche l’Anci regionale – concludono i sindacalisti – perché i comuni possono aiutarci a sensibilizzare i cittadini sul tema e contribuire positivamente all’individuazione dei siti di stoccaggio. La piena attuazione del Piano regionale amianto è una scelta prioritaria per le organizzazioni sindacali. Per fare questo vanno individuare risorse, a partire dalla legge di Bilancio regionale e nazionale, per evitare che l’obiettivo resti sulla carta”.