“Marchionne è stato un grande manager che ha segnato un’epoca. Tutti dovrebbero essergli riconoscenti per aver risollevato il settore auto in Italia”.
“La scomparsa di Sergio Marchionne è un fatto che addolora il sindacato e tutto il mondo del lavoro perché l’amministratore di Fca ha salvato il gruppo dal fallimento con scelte illuminate ed una straordinaria capacità di innovazione industriale”. Lo sottolinea la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. “Marchionne è stato un manager che ha segnato davvero un’ epoca, un interlocutore del sindacato oculato ed intelligente che ha cercato sempre di fare squadra attraverso una visione moderna ed innovativa delle relazioni industriali, risollevando il settore auto in Italia con scelte chiare di modernizzazione e con il contributo determinante di sindacati responsabili come la Cisl e la nostra categoria, la Fim Cisl. Tutti dovrebbero essegli riconoscenti per aver risollevato il settore auto in Italia. Il ruolo della Fiat prima ed oggi di Fca, è stato e rimane fondamentale per lo sviluppo del territorio e per le attività industriali collegate. Basta visitare gli stabilimenti di Pomigliano e gli altri siti industriali italiani di Fca, soprattutto i giovani che si avvicinano al mondo del lavoro, per comprendere la portata dell’evoluzione industriale, formativa e culturale che è stata messa in piedi con la spinta responsabile di una larga parte del sindacato. La “ricetta” di Marchionne ha permesso di elevare la qualità della produzione dell’auto nel nostro paese, riposizionando la gamma in una fascia più competitiva in linea con le esigenze di un mercato in grande evoluzione. Gli investimenti realizzati in questi ultimi anni da Fca in Italia, garantiti da coraggiosi accordi sindacali, rappresentano per noi un “modello” di sviluppo industriale possibile ed auspicabile, incentrato sulla ricerca di una maggiore produttività, qualità, formazione, condivisione degli obiettivi, tutele occupazionali e salariali, partecipazione dei lavoratori. E’ la prova che si possono conciliare bene le nuove tecnologie digitali e le necessarie competenze con l’indispensabile fattore umano. Speriamo che la nuova dirigenza di Fca sappia fare tesoro della sua lezione. Dall’esperienza positiva e concreta di Marchionne bisognerebbe ripartire quando si parla di innovazione e di rilancio della politica industriale. In questo momento di dolore vogliamo esprimere il nostro cordoglio alla famiglia di Sergio Marchionne, ai suoi amici, al gruppo Fca ed a quanti lo hanno stimato e che come noi lo hanno avuto come interlocutore corretto, sempre attento ai problemi dei lavoratori in questi anni”.